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Giliberti vs Salvemini, braccio di ferro con incognita al secondo turno

Il primo comanda, il secondo segue a distanza, ma a fare da ago della bilancia saranno i suffragi per ora andati ad Alessandro Delli Noci

LECCE – Lecce al ballottaggio, vent’anni dopo. C’era un Salvemini, all’epoca, Stefano, e c’è un Salvemini, oggi, Carlo, il figlio, a rappresentare il centrosinistra. Corsi e ricorsi storici, ma fino a un certo punto. Gli scenari sono molto diversi rispetto all’affermazione di Salvemini padre al secondo turno con Francesco Faggiano del 1995.

Anno 2017, il centrodestra divora ancora terreno e a Lecce si manifesta, tutto sommato, solido, al netto di fratture e fuoriuscite. E, sebbene senza le percentuali bulgare dell’ultimo mandato di Paolo Perrone, Mauro Giliberti e la coalizione che lo sostiene hanno racimolato poco più del 45 per cento dei consensi (oltre 23mila preferenze su 77mila 360 elettori leccesi). Un bottino di guerra che mantiene il giornalista passato alla politica saldamente al comando, tenendo piuttosto distanziato Salvemini che si attesta a poco meno del 30 per cento con 15mila voti a favore.       

Il quadro era già chiaro nel cuore della notte, sebbene con aggiornamenti molto lenti che si sono protratti oltre le 14 di oggi, per avere l'agognato dato definitivo. Ma le prime cifre già esprimevano un trend sostanziale che ha rispettato in toto anche quanto si sussurrava nei salotti e nei bar della città da mesi: Giliberti primo, Salvemini secondo, Delli Noci terzo.

_LUC7466-2Alessandro Delli Noci, già assessore dell’ultima giunta Perrone, uscito sbattendo la porta, è probabilmente da ritenersi, con i candidati che hanno scelto di seguire il suo percorso, il vincitore morale della competizione.

Sfiorando il 17 per cento dei voti, quasi 9mila quelli incassati, non solo ha strappato al centrodestra una fetta sostanziosa della torta che avrebbero consentito di passare al primo turno, ma oggi diviene l’ago della bilancia di una competizione che, quindi, resta ancora aperta. I giorni in vista del ritorno al voto saranno cruciali per capire come si indirizzeranno i suoi consensi, se, cioè, vi sarà una dispersione o una convergenza verso un unico candidato.        

Delude invece il Movimento 5 Stelle che ha schierato l’esordiente Fabio Valente, il quale a Lecce ha rastrellato poco più di 3mila voti per non superare di molto il 6 per cento. Nettamente distanziati, poi Luca Ruberti, con Lecce Bene Comune, e Matteo Centonze, con Casapound Italia. 

Si tornerà al voto domenica 25 giugno per eleggere direttamente il sindaco. A governare Lecce sarà dunque uno fra Mauro Giliberti e Carlo Salvemini.

Dati ufficiali (101 sezioni su 102) *  Voti Percentuale
Mauro Giliberti 23.559 45,22
Carlo Salvemini 15.092 28,97
Alessandro Delli Noci 8.807 16,90
Fabio Valente 3.298 6,33
Luca Ruberti 801 1,53
Matteo Centonze 535 1,02

* Una sezione, la numero 26 del "Grazia Deledda", è sub judice, e sarà al vaglio della Commissione elettorale mandamentale. 

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