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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Xylella, olivicoltori esasperati per ritardi. E c'è invoca le dimissioni di Nardoni

"Non possiamo attendere inermi il decreto". Il presidente e il direttore di Coldiretti Puglia, Cantele e Corsetti ritengono che l'emergenza si stia allargando e chiedono indennizzi. E per il Consorzio tutela olio Dop Terra d'Otranto, l'assessore regionale deve dimettersi per i ritardi accumulati

LECCE - “Un provvedimento regionale che dichiari l’eccezionalità della patologia da quarantena Xyella e, quindi, la necessità di attivare immediatamente il monitoraggio dell’area di rispetto che svolga il ruolo di cordone sanitario a beneficio dell’olivicoltura pugliese, italiana ed europea, affidando l’attività ai Consorzi di difesa attingendo risorse dalla legge di assestamento di bilancio”.

E’ la richiesta avanzata dal presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, che ha accompagnato l’assessore alle Risorse agroalimentari, Fabrizio Nardoni, nell’ennesimo sopralluogo negli oliveti colpiti dal batterio. “C’è bisogno di un cambio di passo – ha aggiunto Cantele -, perché non possiamo attendere inermi il decreto ministeriale, che ci aspettavamo venisse approvato già il 4 agosto scorso, considerata la vasta estensione del problema e la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena”.

Coldiretti di Puglia ha coadiuvato fino a oggi nei lavori, sia definendo l’area coinvolta, sia commissionando uno studio a Sinagri, spin-off dell’Università di Bari, per fornire alla Regione la fotografia delle ricadute economiche a carico del territorio e utile ad individuare efficaci misure di indennizzo.

“Le strutture di trasformazione non saranno in grado di avviare la campagna olearia 2014-2015 – continua il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – perché l’area colpita si è così allargata da avere drasticamente ridotto il quantitativo di olive da molire. Pertanto, è improcrastinabile individuare strumenti che indennizzino olivicoltori e trasformatori impossibilitati a lavorare. Non possiamo permettere che vengano azzerati senza reagire con tempestività e determinazione – conclude - un comparto che è fonte di reddito e lavoro per il territorio salentino e al contempo un paesaggio di cui la Puglia non può fare a meno”.

Intanto, il Consorzio tutela olio Dop Terra d'Otranto, ha sottolineato oggi ancora una volta i rischi dell’emergenza Xylella e ha chiesto le dimissioni dell’assessore regionale Nardoni, accusato di non aver riservato la giusta attenzione alle ripercussioni del batterio sull’olivicoltura del Salento e della Puglia.

A tale proposito, il consigliere regionale Erio Congedo ritiene normale l’esasperazione degli olivicoltori del Salento: “Gli effetti della Xyella hanno catapultato in uno stato di crisi quello che è un comparto d’eccellenza del territorio e stanno incidendo sensibilmente su un patrimonio della Puglia e del Mediterraneo”.

“La richiesta di dimissioni dell’assessore Nardoni – commenta - è l’ultimo atto di una serie di appelli e di richieste, giunti peraltro molto tempestivamente rispetto all’emergenza di queste ultime settimane. Ritengo che il Consorzio colga nel segno quando afferma che l’eccezionalità del problema avrebbe richiesto interventi altrettanto eccezionali, dalle risorse finanziarie a quelle umane da mettere in campo. In ogni caso - conclude Congedo - il grido di dolore è comprensibile e spero che serva a sollecitare il massimo impegno della Regione e dei livelli istituzionali interessati”. 

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