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Lettera aperta al sindaco Metallo: la trasparenza è sempre buona politica

Le osservazioni che vengono poste non hanno bisogno di reazioni contro la persona di Ria e di stucchevole vittimismo, bensì di risposte nel merito e nelle sedi amministrative opportune.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Caro Donato,

anch'io non avrei mai pensato di doverti rispondere con una lettera aperta, visto che le mie osservazioni, tutt'altro che "infamanti, cattive e vigliacche", sono ben argomentate e trascritte nei verbali stenotipati delle sedute consiliari. Osservazioni che non avevano bisogno di reazioni contro la mia persona e di stucchevole vittimismo, bensì di risposte nel merito e nelle sedi amministrative opportune.

Invece, ancora una volta, hai preferito sottrarti alla dialettica democratica e istituzionale, così come hai fatto in passato irridendo il mio gruppo di opposizione ogniqualvolta ti venivano contestate alcune inopportune relazioni, la mancanza di trasparenza, le omissioni. Per le tue mancate risposte, abbiamo reagito dicendo che su alcune questioni, indipendentemente dai fatti giudiziari, noi lo avevamo detto prima, fin dal 2012, che la tua amministrazione non era stata attenta ad assicurare "…una maggiore trasparenza, mostrando una assoluta impermeabilità a qualsiasi tipo di inquinamento" (così, sul corriere del mezzogiorno del 06 marzo, il Procuratore nazionale antimafia Roberti che sprona gli enti locali a "lanciare segnali ben precisi ai cittadini").

E la tua risposta sui social è nel solco delle risposte evasive e mai esaustive che tu hai dato in Consiglio al nostro gruppo.

Sul patrocinio per le borse di studio dell'iniziativa "Scommettiamo sul futuro" promossa dalla Minnie Srl, ti abbiamo contestato che era stato inopportuno patrocinare un'iniziativa che premiava dei giovani, sponsorizzata da una ditta operante in un settore che non appare tra quelli di maggiore esempio per valori sociali e culturali. È giusto finanziare delle borse di studio con risorse provenienti da famiglie che sono vittime delle ludopatie? Ed affermare, poi, che oltre al patrocinio del Comune di Racale ve ne erano altri autorevoli è solo un tentativo di utilizzare strumentalmente altre istituzioni, dal momento che, come ben sai, per ottenere il patrocinio della Camera di Commercio, che non concede Patrocini ad iniziative di privati, è stata la giunta da te presieduta a farsi "garante" nei suoi confronti e non viceversa.

E che dire del programma di sponsorizzazioni: è vero che al bando hanno risposto 17 aziende, ma ometti di dire che le domande di adesione all'iniziativa, oltre alle due legate al mondo del gioco d'azzardo (tra cui una di Faenza), ben sei (tra cui alcuni privati che non dovevano sponsorizzare alcunché) erano scritte di proprio pugno dall'assessore Ferenderes; una riguardava l'azienda di cui è socio l'allora assessore Gaetani; le altre erano di imprese che avevano rapporti di lavoro con il Comune. Ometti, altresì, di dire che dei 60.000 euro raccolti ben 40.000 erano riconducibili al mondo del gioco d'azzardo. Come puoi continuare a considerare queste somme di denaro vere sponsorizzazioni se mai, sottolineo mai, è stata data la forma di pubblicità prevista sul bando mediante pubblicazione sul sito istituzionale del Comune?

E perché non dici che avete adattato, nella seduta del Consiglio Comunale, la nostra proposta di adesione al "Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo" semplicemente per non restituire le somme già utilizzate, provenienti da Minnie s.r.l. colpita in quel momento da interdittiva antimafia?

Ti è indifferente che per essermi espresso su fatti amministrativi legati ad una grave patologia come la ludopatia, abbia legittimato una dura reazione nei miei confronti e verso il gruppo "X la città nuova", che si è tradotta in un duro manifesto pubblico, dal titolo: "E adesso basta"? Forse è proprio questa tua indifferenza che alimenta e legittima alcuni personaggi a produrre minacce personali nei miei confronti, accertate e verificate dalla Procura a seguito di indagini su mia querela.

Sulla questione Pro - Loco ancora una volta eviti di precisare. Come è possibile che sugli eventi estivi il Comune, che come da delibera è il soggetto che predispone il programma delle manifestazioni - che quindi conosce le somme messe a disposizione e allaccia i contatti con gli impresari -, non dà poi risposte sul costo complessivo degli eventi, non specifica le fonti da cui provengono le risorse finanziarie, non indica chi stipula e con chi i contratti degli artisti. È normale che la Pro Loco che "gestisce" il programma predisposto dal Comune si ritiene a sua volta, per una discutibile scelta, libera di non rendicontare nulla? È questa la buona amministrazione? È questo un comportamento improntato alla trasparenza? Fosse anche una interlocuzione tra Comune e una associazione per organizzare un torneo di bocce, l'ente pubblico ha il dovere SEMPRE di sapere quanto costa e da dove provengono le risorse, specie quando si tratta di decine di migliaia di euro. Se poi aggiungiamo che la sedicente Pro Loco Torre Suda, oltre a non essere iscritta all'albo regionale, è stata cancellata nel 2004 dall'UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia) proprio per aver violato l'obbligo della presentazione dei bilanci, si completa allora il quadro di un pericoloso "fai da te" nella gestione della cosa pubblica e dei rapporti istituzionali. È paradossale che il presidente della c.d. Pro Loco, D'Alessandro, oltre ad omettere che l'associazione è stata cancellata nel 2004, dica oggi che i bilanci sono a "mia" disposizione come se si dovesse accontentare una mia "voglia" e non un minimo dovere di qualsiasi associazione nei confronti, principalmente, dei suoi associati e poi dei cittadini e delle istituzioni con cui si intende interloquire.

Ancora ti chiedo: CHI HA PAGATO Pippo Franco, Uccio De Santis, Paola Turci, Max Giusti, Francesco Baccini, i manifesti 6x3 sparsi in tutta la Provincia, i service e i diritti SIAE? CHI HA PAGATO, visto che ancora sostieni in modo generico che hanno pagato 100/200 ditte?

Mi dispiace che utilizzi in maniera così superficiale e pretestuosa un tema così importante qual è quello della Fusione tra Comuni. Alla segretaria del PD di Racale Anna Toma, prima, e successivamente al segretario provinciale PD Salvatore Piconese, che mi avevano voluto incontrare per verificare se ci fossero le condizioni di una collaborazione con la tua amministrazione, dissi che un terreno di incontro poteva essere quello della Fusione tra i comuni di Alliste - Felline - Melissano - Racale - Taviano. Lo stesso segretario Piconese condivise la mia impostazione e si impegnò ad organizzare, entro 15 giorni, un incontro con te, al quale avrebbe partecipato anche Gabriele Abaterusso. Era la vigilia di ferragosto scorso: aspetto ancora la convocazione.

Dispiace, infine, dover sottolineare come anche in questa circostanza non hai mostrato quella cultura politica progressista e innovativa di cui ti senti fieramente rappresentante. In particolare, il riferimento è alla modalità di replica sui social e alle "ricercate" condivisioni che appaiono più una ulteriore strategia per organizzare il consenso che non un necessario chiarimento dei fatti. Ti sembra opportuno che nella selva delle solidarietà nessuno senta il bisogno di entrare nel merito delle questioni, limitandosi - tutti - ad una sorta di espressione della fedeltà a prescindere? Se Ernesto Abaterusso sente il bisogno di solidarizzare con te "senza voler entrare nel merito", ti sembra BUONA e NUOVA politica schierarsi senza entrare nel merito delle questioni? Sarà segno dei tempi in cui viviamo o davvero credi che la politica possa prescindere dai contenuti, cavalcare gli umori e, soprattutto, chiedere ai cittadini di schierarsi solo per appartenenza emotiva e personale? Appartengo ad una politica forse "rottamata", ma io continuo a credere alla Buona politica!

Lorenzo Ria

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