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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Casarano

Libera accende la fiamma della legalità: studenti in marcia a Casarano

Si celebra oggi la 22° giornata del ricordo delle vittime della mafia. Il sindaco Stefano: "La città possiede gli anticorpi per reagire alla criminalità"

CASARANO – L’omicidio di mafia è la rappresentazione plastica del malaffare strisciante, che si insinua in ogni fessura del tessuto sociale. L’episodio estremo di una lunga escalation. Talvolta accade che la criminalità organizzata faccia un gran boato, un’esplosione che lascia il posto ad un nuovo, turbato silenzio.  Il Salento lo sa bene; sa come funzionano le cose a questo mondo. E qualora lo ignorasse, i recenti fatti di cronaca nera, accaduti a Casarano (ultima città in ordine di tempo), servono a rinfrescare la memoria.

Oggi, primo giorno di primavera, come ogni anno, l’associazione Libera è scesa in piazza in tutta Italia per tenere acceso il ricordo delle vittime. Migliaia di innocenti caduti nelle mani sbagliate, che hanno pagato con la vita un prezzo altissimo. Il prezzo di un Paese ingiusto che troppo spesso si volta dall’altra parte. La giornata della memoria, in provincia di Lecce, è stata celebrata – per una clamorosa ma significativa coincidenza – proprio a Casarano: luogo di antico splendore e fiorente economia, oggi smarrito di fronte all’assassinio di Augustino Potenza nel parcheggio di un super mercato, all’ora di punta.

La città è stata attraversata da un serpentone di bambini e ragazzi, dal piazzale vicino alla stazione, passando per la sede del municipio, fino a piazzetta Angelo Petracca, così nominata in memoria di un giovane carabiniere che, oltre vent’anni fa, perse la vita nel corso di un conflitto a fuoco per una tentata rapina. Il corteo è stato animato per lo più dagli studenti di tutti gli istituti locali, dalle elementari fino alle superiori, che hanno esibito cartelloni densi di umanità e voglia di riscatto. La luce dell’idealismo, così abbagliante nelle nuove generazioni, è la chiave di volta.

Il corteo si snoda in città

“La manifestazione serve a ridare voce e slancio alle forze sane della città, che dovrebbero contribuire fattivamente ad un cambio di passo. È il noi che deve trionfare, sta nell’unione la nostra forza, non possiamo contare su poche voci isolate – commenta Francesco Capezza, presidente del presidio Libera di Casarano -. L’educazione alla legalità delle nuove generazioni è un passo decisivo per costruire un futuro diverso: per questo collaboriamo fattivamente con le scuole; per diffondere la cultura della legalità e del rispetto delle leggi e della Costituzione italiana che, ha spiegato Don Luigi Ciotti, è la prima legge anti-mafia dello Stato”.

“Qualsiasi segnale che arriva dalla società civile credo che sia importante, quando si parla di legalità – ha aggiunto il primo cittadino Gianni Stefàno – indipendentemente da chi se ne fa promotore. L’amministrazione comunale è sempre accanto a chi organizza manifestazioni di questo tipo, specialmente in un momento così difficile per la città. Non è mai troppo e non è mai abbastanza parlare di legalità, soprattutto alle nuove generazioni che rappresentano il futuro della comunità. Ciò va fatto con la massima sensibilità e con spirito di verità, senza strumentalizzazioni”.

Casarano sarà quindi in grado di archiviare questi episodi di recrudescenza criminale come una brutta pagina della sua storia? Il sindaco ritiene di sì: “La città ha tutti gli anticorpi per reagire all’onta della criminalità organizzata. Vedo l’antidoto nella vivacità culturale del tessuto sociale, nella reazione delle persone e sono certo che Casarano saprà lasciarsi alle spalle questo brutto periodo, così come ha saputo fare in passato quando la città fu interessata da altri omicidi di mafia”.

Nel corso della manifestazione i ragazzi si sono alternati al microfono per nominare, uno per uno, tutti gli italiani uccisi dalla criminalità organizzata. Un lungo, funereo, elenco che viene ripetuto e scandito ogni anno dai rappresentanti di Libera per tenere viva la fiamma del ricordo e della speranza. Alla marcia hanno partecipato anche i rappresentanti di molte associazioni del territorio: Cittadinanza Attiva, il Tribunale dei diritti del malato, la Croce rossa italiana, la Protezione civile ed i pensionati dell’Arma dei carabinieri tra gli altri. 

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