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"Liberiamo le differenze", dando un calcio all'omofobia

Presso le Officine Cantelmo un'iniziativa di sensibilizzazione organizzata dall'associazione dei parenti e amici degli omosessuali, in concomitanza con la giornata internazionale contro l'omofobia

LECCE - Il 17 maggio è la Giornata internazionale contro l'omofobia, indetta dal Parlamento europeo nel 2007. E' il giorno in cui, nel 1990, l'Assemblea generale dell'organizzazione mondiale della sanità cancellò l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Per questa ricorrenza, l'Agedo diLecce (Associazione dei genitori, parenti e amici di persone omosessuali) ha organizzato l'evento "Liberiamo le differenze", presso le Officine Cantelmo.

E' stato proiettato il documentario "Due volte genitori", del regista Claudio Cipelletti, ai ragazzi degli istituti superiori di Lecce che hanno poi partecipato ad un dibattito con il regista, la presidentessa di Agedo Lecce, Gianfranca Saracino e il docente di psicologia clinica all'università di Bari Alessandro Taurino. Madre di una ragazza lesbica, ha raccontato della sua esperienza e di come è arrivata a dirigere la sede leccese dell'associazione. Sedici anni fa scoprì casualmente che la figlia era lesbica: la sua reazione fu molto negativa.

"Pensavo di essere una persona al di sopra dei pregiudizi", ha riconosciuto, "invece entrai in crisi e aggredì verbalmente mia figlia che fino a quel momento aveva sempre potuto contare sul mia aiuto. Credevo di aver fallito come genitore." Si sentiva sola e spaesata, non sapeva a chi chiedere aiuto, fino quando non venne a conoscenza dell'associazione Agedo , che all'epoca muoveva i primi passi. "Andai ad un incontro e quando conobbi altri genitori di ragazzi omosessuali le cose cambiarono: avevo solo bisogno di informazioni, di capire e con il tempo ho superato il pregiudizio".

All'inizio era solo la referente dell'Agedo di Milano poi ha deciso di dare vita ad una vera e propria organizzazione a Lecce che ha un anno di vita: "Agedo Lecce si costituisce, come associazione di volontariato che ha l'obiettivo di fornire accoglienza e ascolto alle famiglie e a chi si trova in situazioni di disagio e di sofferenza causate dalla discriminazione dei gay attraverso una corretta informazione e la sensibilizzazione del mondo della scuola, come stiamo facendo oggi. Bisogna far capire che l'omosessualità non è una malattia."

Intervista al professor Taurino: "In Italia c'è bisogno di una tutela giuridica.

Prima del dibattito il professore Saracino, dichiaratamente gay e sostenitore dell'Agedo, ha risposto alle domande di LeccePrima sulle resistenze che la nostra società ancora ha nei confronti degli omosessuali.

Nel 1990 L'Assemblea generale dell'organizzazione mondiale della sanità cancellava l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali: cos'è cambiato per i gay da quella data?
"E' stata sicuramente una data importante ma purtroppo solo dal punto di vista formale. Ancora non si sono fatti grandi passi, soprattutto qui in Italia, dove ancora non c'è una legge che ci tuteli. Nel 2011 assistiamo ancora ad assurde discriminazioni, come è accaduto qualche settimana fa a Brindisi, dove è stata negata la patente ad un ragazzo perché gay. Bisogna lavorare affinchè ci sia una cultura che liberi da questi pregiudizi e se la politica non fa nulla per i diritti degli omosessuali non ci sono possibilità di cambiamento."

L'aggressione di qualche tempo addietro a Paolo Concia del Pd e le frequenti dichiarazioni omofobe di alcuni esponenti politici, non vi scoraggiano, non vi fanno perdere fiducia nella società?
"Se ci scoraggiassimo la daremmo vinta alle persone che ci danno contro, soprattutto a questi politici di destra che non fanno nulla per noi. Se ci arrendessimo d'avanti a questi atteggiamenti incivili non otterremmo nulla se non rinunciare a combattere per i nostri diritti. La compagna del deputato Concia ha centrato la questione: questi episodi non accadono solo in Italia, possono succedere anche in Germania per esempio, solo che lì c'è una legge che tutela gli omosessuali e punisce l'omofobia. Ripeto, in Italia abbiamo bisogno di una tutela giuridica."

Molti forse vi giudicano negativamente per quello che succede nei Gay Pride, che viene visto come una provocazione, un'ostentazione della sessualità …
"Purtroppo dai media viene mostrato solo quell'aspetto della manifestazione, ma durante i Gay Pride ci sono anche incontri in cui si discute dei problemi dei quali stiamo parlando adesso. Il senso del Gay Pride è quello di contrastare apertamente una società retrograda e violenta in modo provocatorio e divertente, se le cose cambiassero davvero non ci sarebbe più bisogno di agire in questo modo per i gay".

Quello dei genitori gay è un tema alquanto spinoso: è giusto che sin da piccoli dei bambini debbano andare incontro a umiliazioni perché i loro genitori sono omosessuali? E' giusto che non abbiano una figura materna e una paterna come riferimento?
"La capacità di essere genitori non è legata alla loro sessualità, il problema è il pregiudizio di una società che non tutela gli omosessuali e i figli degli omosessuali. La Chiesa e la destra in Italia ostacolano la possibilità di ottenere delle leggi a nostro favore. Questi in particolare sono gli atteggiamenti violenti e omofobi che non dovrebbero più trovare spazio in una società civile."

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