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Liquami a mare, vertice a San Cataldo con i due sindaci

Paolo Perrone e Mario Mangione si sono incontrati di buon'ora nella marina per fare il punto della situazione e concordare, finalmente, una strategia tesa alla risoluzione definitiva del problema

LECCE - La pressione esercitata dal sindaco di Vernole, Mario Mangione, accompagnata da qualche velata minaccia di un'azione di risarcimento danni (per almeno due milioni di euro), ha ottenuto il primo risultato: questa mattina, nella marina "condivisa", c'è stato un incontro con il sindaco Paolo Perrone e il suo vice, Gianni Garrisi, che è anche assessore all'Ambiente. Erano presenti anche il presidente del Consiglio comunale di Vernole, Antonio Pascali e l'assessore Mirko Pastore, e le associazioni degli operatori balneari.

E così, accanto ai tavoli tecnici, si è aperto quel confronto politico che Mangione auspicava da almeno un anno. Secondo quanto dichiarato dagli stessi primi cittadini, si è convenuto sulla necessità di affrontare in tempi molto brevi la situazione attuale (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27366), che tuttavia Perrone non ha voluto definire emergenziale, e su quella di attuare tutte le iniziative politiche necessarie perché sugli impianti di depurazione di Ciccio Prete e sul complesso sistema di condutture e vasche già esistente ed assai costoso (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27547), vengano fatti gli interventi necessari per un funzionamento efficiente.

Ma non solo: l'obiettivo finale è che le acque trattate vengano convogliate nei campi per uso agricolo e nella zona industriale a servizio degli stabilimenti, ponendo fine a quello scarico di liquami a mare che Vernole non è più disposta a tollerare. La vocazione turistica del territorio vernolese, che l'amministrazione di Mangione vuole consolidare, non è più compatibile con gli scarichi a mare. E di questa determinazione, palesata da mesi (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=24349), ha preso atto il sindaco di Lecce, Paolo Perrone.

Giovedì prossimo è in programma un altro tavolo tecnico in Provincia con tutte le parti interessate, Aqp e Asi comprese. La Regione Puglia ha già comunicato di poter impegnare la somma necessaria alla messa in rete delle opere esistenti (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27419). Intanto, il sindaco di Lecce lancia un messaggio tranquillizzante: "Non ci sono allarmi, spero che già da domani San Cataldo possa essere presa d'assalto da residenti e turisti".

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