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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Il candidato del M5S, Baglivo: "Non stiamo ascoltando i giovani"

In corsa per la carica di sindaco, l'esponente pentastellato rilancia il tema che venerdì è esploso a livello mondiale in migliaia di piazze

LECCE – La questione della tutela ambientale e della riduzione dell’inquinamento è al centro della riflessione di Arturo Baglivo, candidato sindaco per il M5S. L’esponente pentastellato, che è stato presentato ufficialmente la scorsa settimana, ricorda la riuscita della manifestazione di venerdì scorso a Lecce, convocata in contemporanea con tantissime altre città nel mondo.

“Le nuove generazioni ce lo chiedono a gran voce: fermare il global warming. Ma non li stiamo ascoltando. Ancora si continuano a leggere commenti improponibili, superficiali e riduttivi della manifestazione di chi ancora non comprende il grido d'allarme. Questo grido viene dai nostri figli. Lecce deve iniziare a ridurre l'energia proveniente da combustibili fossili e può farlo solo se iniziamo una seria programmazione di riconversione”.

Ma quali sono le iniziative concrete che sul piano amministrativo si possono avviare: “Luci a led a basso consumo – risponde Baglivo; tetti fotovoltaici su tutti gli stabili comunali; pannelli solari per il termico; mini-eolico: dobbiamo immaginare una città che non solo non inquina, ma produce energia rinnovabile e reddito per i suoi cittadini. I benefici, infatti, saranno per tutti con riduzione della pressione fiscale cittadina perché avremmo ridotto le spese per la bolletta energetica inizialmente, e successivamente avremo un guadagno dall'energia”.

Mezzi pubblici elettrici e auto ibride, energia elettrica prodotta sui tetti dei palazzi di edilizia residenziale pubblica, pannelli fotovoltaico sui piazzali per riparare le auto da sole e produrre al contempo energia pulita.

“Questo è il percorso che vogliamo intraprendere – conclude Baglivo -. Sogno una città che, tra 4-5 anni, sia in grado di raggiungere questo obiettivo. Noi abbiamo le mani libere: non ci importano le poltrone e il consenso immediato, quel consenso miope che sta portando il pianeta alla distruzione. Come direbbe Greta Thunberg: svegliamoci e cambiamo”.

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