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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Macculi: "Ecco come sono stati spesi i soldi del buco"

"Nel 2003-2004 oltre 3 milioni in contributi discrezionali ad associazioni e parrocchie". E sull'errore che ha determinato il pesante deficit di Palazzo dei Celestini rilancia:"Era facile da scovare"

LECCE - L'assessore al Bilancio della Provincia di Lecce, Silvano Macculi, non è per nulla intenzionato ad assecondare la richiesta di dimissioni preannunciata dal gruppo consiliare del Partito democratico (ma che non sarebbe stata ancora protocollata) e respinge le argomentazioni dell'opposizione (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29302) aggiungendo un dettaglio politicamente rilevante. I quasi 7 milioni di residui insussistenti - che hanno scatenato la bagarre tra l'amministrazione di Antonio Gabellone e il centrosinistra - sono stati spesi in gran parte, per 3 milioni e mezzo di euro, tra il 2003 e il 2004, nel periodo che precedette l'avvicendamento a Palazzo dei Celestini tra Lorenzo Ria e Giovanni Pellegrino, avvenuto nel giugno del 2004.

Contributi discrezionali, elargiti a pioggia ad associazioni e parrocchie, nonostante esistesse contezza di una situazione finanziaria non certo florida. Perché, sostiene Macculi carte alla mano, se all'atto di insediamento di Lorenzo Ria, la Provincia vantava un avanzo di amministrazione di 39 milioni di euro, l'importo virtuoso è andato progressivamente contraendosi fino ad arrivare a quota 8 nel 2001, anno dopo il quale inizia una doppia contabilità: quella ufficiale, che i funzionari dell'ente hanno desunto dai dati del ministro dell'Interno e dunque contenente l'errore del doppio credito di 7 milioni iscritto nei registri sia nel novembre del 2001 che nel dicembre dell'anno successivo, e quella effettiva, in base alla quale la Provincia sarebbe in rosso già dal consuntivo del 2006.

Bilanci dunque "falsati", ribadisce Macculi che invece oggi - ritornando su una questione già affrontata poco dopo il suo insediamento come assessore - ha definito quello del 2009 (l'ultimo del centrosinistra al governo), "falso perché privo dell'indicazione di alcune spese obbligatorie" (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=16911). Il risultato della quindicennale gestione del centrosinistra sarebbe un indebitamento di 205 milioni di euro che colloca la Provincia di Lecce tra le peggiori in Italia.

"Ogni anno e per i prossimi 20 siamo costretti a pagare 17 milioni di mutui contratti non da noi", ha spiegato l'esponente di giunta per il quale l'errore di comunicazione dei dati, tra ministero ed ente, non può giustificare le responsabilità degli amministratori di allora perché sarebbe bastato comparare la sommatoria delle spettanze del triennio 1999-2001, cioè 23 milioni e 590 mila euro - con la somma iscritta nei relativi bilanci, 30 milioni e 550 mila euro, per rendersi conto che i conti non tornavano. Un'operazione che "qualsiasi ragioniere avrebbe fatto". Lapidario il giudizio su coloro che per Macculi sono i responsabili politici del dissesto della Provincia: "O dicono il falso oppure di contabilità pubblica non capiscono proprio niente".

Alla conferenza stampa odierna hanno partecipato anche quattro capigruppo della maggioranza: Biagio Ciardo per il Pdl, Antonio Rosato per Progetto Provincia, Salvatore Polimeno di Azzurro Popolare e Mino Miccoli della Puglia prima di tutto. Una presenza, hanno sottolineato i quattro, che deve essere interpretata come un'attestazione di stima nei confronti dell'operato di Macculi e non solo come una semplice solidarietà di schieramento. "L'opposizione del Pd sta facendo resistenza alla verità, con un atteggiamento tipico della sinistra giacobina", ha chiosato Ciardo, rinnovando l'invito agli avversari ad un confronto sul merito della questione.

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