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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Mare salentino: "Spiagge libere negate ai cittadini"

L'accusa arriva dal componente dello sportello tematico nazionale "Tutela del consumatore" Idv: sotto la lente di ingrandimento le troppe spiagge libere trasformate in lidi privati non più accessibili

LECCE - Le bellezze naturali del Salento sono risorsa fondamentale del territorio, la cui fruizione si pone come ineludibile presupposto per lo sviluppo del turismo e quindi di quello economico. Da alcuni anni, però, come sottolineato dal componente del Dipartimento tematico nazionale "Tutela del consumatore" di Italia dei Valori, i salentini assistono impotenti allo ‘scippo' delle loro più belle spiagge, dei loro più incantevoli scorci di mare, "tutti ormai nelle rapaci mani di chi, con quattro soldi di concessione e lucrando somme notevoli, pretende di fornire il ‘servizio' di cabine e ombrelloni a chi ne farebbe volentieri a meno".

Il tutto, secondo D'Agata, sotto "il paravento dell'occupazione" e dello "sviluppo del territorio", applicando, però, di fatto, "un metodo che porta a sottrarre alla libera fruizione le zone di maggiore bellezza, destinandole ai lidi privati, e lasciando a chi non può permetterselo i tratti di spiaggia più brulli e disagevoli".

"Capita così - prosegue l'esponente Idv - che tanti salentini, che magari con il frutto di decennali sacrifici hanno edificato una casetta al mare per poter passare le ferie, si vedano precluso il passaggio da quello che diviene di fatto un altro odioso balzello: quello che un tempo era un diritto di tutti è diventato un privilegio per cui bisogna pagare, spesso molto salato!". Peraltro, questo sistema, secondo il componente del dipartimento tematico Tutela del consumatore, non influisce neanche positivamente sul turismo, in quanto provoca un notevole aumento dei costi che può scoraggiare chi deve badare a quanto spende per la vacanza, indirizzandolo magari verso le spiagge greche o della ex Jugoslavia, dove è più facile trovare il mare gratis per tutti.

"Sia chiaro - precisa - non siamo contrari in linea di principio alle spiagge private, ma riteniamo che chi non ha voglia o possibilità di andare nei lidi privati, sostenendo i relativi oneri, debba avere la libertà di poter scegliere anche i posti più belli, al pari di chi può spendere. Ormai, però, imperversa la completa monopolizzazione di interi tratti di mare: le spiagge di Torre dell'Orso, di San Foca o degli Alimini sono ormai off-limits per i salentini, completamente in mano ai concessionari che spesso stipulano convenzione con i villaggi turistici che ben poco apporto danno all'economia salentina".

Per questo, D'Agata chiede al Presidente della Regione, Nichi Vendola, "che ha sempre dimostrato di avere a cuore le ragioni dei più deboli", norme che garantiscano la libera fruizione del territorio a tutti, anche a chi "ha difficoltà a pagare gli onerosi balzelli richiesti per avere la disponibilità di un ombrellone nei lidi privati".

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