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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

"Marina di San Cataldo tutta leccese, ma col dialogo"

Wojtek Pankiewicz interviene sulla marina contesa dal capoluogo salentino e il comune di Vernole: "Potrà accadere solo con un'altra giunta, però". Mangione richiama tutti sui problemi a Ciccio Prete

SAN CATALDO - Si scrive San Cataldo, ma si legge "destino incerto". Sono anni che si discute sul futuro della marina, contesa a metà tra il comune di Vernole e Lecce, senza, però, venirne facilmente a capo e con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, ossia continue lamentele e discussioni sulla gestione dei luoghi. Pochi giorni fa, il Pd di Lecce aveva annunciato di pensare ad una legge regionale per allargare le competenze sulla marina al solo capoluogo, ipotesi respinta al mittente dal sindaco di Vernole, Mario Mangione (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=30931 ).

Oggi, Wojtek Pankiewicz, consigliere comunale in quota Udc, rilancia l'idea di una marina tutta leccese, scegliendo la via del dialogo: "Sono stato il primo - afferma -, l'estate scorsa, a lanciare l'idea di San Cataldo tutta leccese, d'intesa con un Comitato spontaneo, presieduto dal professor Giovanni Sorrento, che aveva raccolto decine di firme".

L'esponente moderato ricorda come la proposta avesse come fine quello di migliorare la marina di San Cataldo, frequentata, quasi interamente, da cittadini leccesi: "In particolare - spiega in una nota - nel tratto di Vernole si vorrebbero realizzare marciapiedi e parcheggi gratuiti. Ma per realizzare i servizi e dare risposte ai cittadini leccesi ci possono essere, come sostiene giustamente il sindaco di Vernole, Mangione, anche altri strumenti come la Gestione associata dei servizi, ecc., anche in considerazione del fatto che ci sono anche altri importantissimi problemi da affrontare insieme con Vernole, come l'erosione costiera, il depuratore 'Ciccio Prete', la realizzazione di un campeggio internazionale, come quello che una volta portava tanti turisti italiani e stranieri a San Cataldo".

Pankiewicz dichiara di aver avuto quest'estate alcuni contatti col sindaco Mangione, "persona saggia e attiva", sostenendo che da parte di quest'ultimo ci sia "ampia disponibilità al dialogo": "Solo - puntualizza - che di fronte al totale immobilismo, all'insensibilità, all'indifferenza della Giunta Perrone, si ricordi che io sono solo un consigliere di minoranza, ho deciso di rinviare tutto a dopo le elezioni di primavera, quando, ne sono certo, a Palazzo Carafa, ci sarà una nuova giunta".

"Anche perché - prosegue il consigliere di opposizione -, come detto, se lo scopo è migliorare le condizioni del tratto di Vernole della marina, ciò sarà possibile solo dopo Perrone". Pankiewicz ha documentato il "disamore per San Cataldo" con una foto scattata domenica 21 agosto, in piena stagione balneare, che lo ritrae su un cumulo di immondizie, in territorio leccese, quasi alle spalle degli stabilimenti Vigili del Fuoco e Mancarella: "Dopo mesi dalla mia denuncia - conclude -, la sporcizia sta sempre lì. Se dobbiamo migliorare, perciò, è preferibile aspettare una nuova giunta".

Ciccio Prete: "Situazione che richiede scelte politiche immediate"
E a proposito di problemi irrisolti a San Cataldo, torna d'attualità la questione del depuratore "Ciccio Prete". Il sindaco Mangione, infatti, ha scritto una lettera agli enti preposti per ribadire come sia rimasta priva di riscontro una precedente missiva del 19 settembre scorso, con la quale la Provincia di Lecce ha partecipato ai vari soggetti istituzionali interessati la conclusione della fase ricognitiva per individuare la soluzione allo sversamento sul litorale di San Cataldo di parte dei reflui della città di Lecce rivenienti da "Ciccio Prete" ed un diverso recapito dei reflui stessi.

"La gravità della situazione igienico-sanitaria ed il contesto infrastrutturale già realizzato negli scorsi anni ed inutilizzato - scrive Mangione -, situazioni ben note a tutti, non consentono inerzie e ritardi, ma impongono scelte politiche e soluzioni tecniche non più rinviabili". Per questo, il sindaco chiede alla Regione di attivarsi per individuare le soluzioni da adottare ed eliminare i guasti sinora riscontrati.

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