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Masseria Ghermi tra senzatetto e migranti. Foresio: "Un vero pasticcio"

La struttura, denuncia il capogruppo del Pd, ospita sempre meno persone senza fissa dimora a causa del flusso di migranti con gli sbarchi

LECCE – La giunta comunale ha approvato per altri dodici mesi la convenzione con la Croce Rossa per la gestione di Masseria Ghermi, a ridosso di Surbo.

L’immobile, originariamente appartenente a un esponente di spicco della criminalità salentina, era stato poi confiscato e dopo anni di attesa finalmente convertito in una struttura di accoglienza destinata alle persone senza fissa dimora. Tredici uomini e dodici donne, per la precisione. L’inaugurazione è avvenuta il 7 marzo.

Per i primi tre mesi è stata gestita dalla Communità Emmanuel per poi passare alla Croce Rossa, ai primi di luglio, contestualmente all'intensificarsi degli sbarchi sulle coste salentine. Questa nuova destinazione, sottolinea il capogruppo del Pd, Paolo Foresio, ha portato all’esclusione progressiva dei senzatetto.

Il consigliere ha effettuato una serie di sopralluoghi in stazione, l’ultimo ieri sera, dove italiani e stranieri, che non hanno una dimora dove dormire, cercano un rifugio La situazione è molto difficile, anche in considerazione delle temperature gelide di questi giorni e nonostante il prodigarsi di volontari del gruppo Fratres e della stessa Croce Rossa come di altre associazioni. Mancano coperte e indumenti adatti a far fronte all’inverno, ci sono donne e uomini, anche molto giovani.

Di Masseria Ghermi, ricorda Foresio, si era parlato recentemente anche in commissione consiliare con la partecipazione della dirigente del settore Servizi Sociali: secondo il report consegnato, i migranti sarebbero più di cento (con punte in estate di duecento), accolti anche in tende allestite nell’area a verde della struttura. Questa situazione emergenziale ha naturalmente ridotto gli spazi di accoglienza per le persone senza fissa dimora.

Foresio chiede quindi al sindaco di ritirare la delibera e di procedere ad un affidamento, tramite gara di evidenza pubblica, coerente con la destinazione per la quale si sono ottenuti circa 2 milioni di fondi europei necessari alla ristrutturazione e alla riqualificazione: "Nulla contro gli immigrati, ma qui è inaccettabile che nell’unico immobile pubblico, comunale, destinato ai senzatetto, si ospitino i migranti lasciando chi è rimasto indietro, non certo per propria volontà, a dormire in stazione o in macchina. La Ghermi torni, quindi, alla destinazione per cui è nata e si faccia urgentemente un bando per individuarne il soggetto gestore".

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