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Mazzei si presenta a Vendola e gli consegna una lettera sul Salento

Il consigliere regionale di Forza Italia è entrato nell'assise regionale a fine marzo ma gli impegni elettorali e di politica nazionale del governatore avevano fino a ieri, giorno del Puglia Pride, impedito la reciproca conoscenza

LECCE – Prima che il corteo del Puglia Pride si muovesse da Porta Napoli, il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha avuto un faccia a faccia con il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei. L’esponente del centrodestra, che aveva preannunciato la sua incursione, ne ha approfittato per presentarsi personalmente e per attirare l’attenzione del presidente su alcune criticità salentine. Il tutto, messo nero su bianco, in una lettera che gli ha consigliato.

“Sono entrato in consiglio regionale lo scorso 25 marzo, nel gruppo consiliare di Forza Italia, eletto nel collegio della provincia di Lecce che ho l’onere e l’onore di rappresentare in via Capruzzi. In più di un’occasione ho sperato nella sua presenza in consiglio per poterle esporre i grandi problemi di un territorio in sofferenza che avrebbe sperato in un maggior ascolto da parte dell’ente Regione, ma che invece si è sentito troppe volte abbandonato a causa di un indirizzo politico che è andato nella direzione di premiare più Bari e l’hinterland che il Salento. Abbiamo discusso di questioni strategicamente fondamentali per il futuro dei pugliesi e dei salentini, ma in tutte queste circostanze Lei e molti suoi assessori eravate assenti, impegnati altrove e non ci si è potuti confrontare. Le nostre istanze, che sono le istanze dei cittadini, sono rimaste inascoltate, lettera morta”.

“Eppure avrei voluto parlarle dello strabismo con cui la Regione ha trattato il comparto sanitario, lasciando al Salento solo le briciole, persino nelle assunzioni del personale, ledendo il basilare diritto alla salute di tanti nostri concittadini che hanno ricominciato i tristi viaggi della speranza nel Nord Italia. Avrei voluto raccontarle di lavoro, visti i dati tragici che la Banca d’Italia ha presentato all’Università del Salento, parlando di una disoccupazione giovanile che sfiora la soglia del 50 per cento ma lei era assente”.

“Mi sarebbe piaciuto rappresentarle il grido di dolore degli olivicoltori e dei florovivaisti salentini che si sono imbattuti sul loro percorso nella calamità Xylella, ma che per la Regione Puglia sembrano fantasmi trasparenti. Le avrei anche parlato degli imprenditori balneari ridotti al lastrico dagli effetti dell’erosione costiera, che ha spinto le capitanerie di porto ad emanare rigide ordinanze che hanno interdetto chilometri e chilometri di costa. Avrei discusso con lei della strana scelta della sua giunta di finanziare il trasporto estivo dall’aeroporto di Bari al Gargano, facendo invece spallucce per garantire gli omologhi spostamenti dall’aeroporto di Brindisi alle coste salentine.

Mi sarei soffermato sull’incredibile scelta dei suoi uffici di emanare un nuovo bando per il collettamento delle acque piovane, mentre da dieci anni è in piedi una graduatoria per la realizzazione della fogna bianca in tanti comuni della nostra Puglia, graduatoria che aspetta soltanto di essere scorsa”.

“Le avrei chiesto anche il perché della particolare attenzione per la Cittadella della musica di Fuksas a Bari e la sottovalutazione del meraviglioso progetto della Casa della Musica che l’Architetto Alvaro Siza ha ideato e progettato per Lecce. Per non parlare della pressione fiscale altissima che in questa regione frena ogni timido refolo di ripresa. Avrei… avrei… avrei…In realtà non ho potuto parlarle di nulla, poiché lei, signor Presidente e i suoi assessori, non ritenete il consiglio un luogo degno di presenza. L’avrei voluta vedere sfilare accanto a noi nella marcia contro la recrudescenza del racket… ha preferito essere presente qui oggi… e quindi qui e oggi, sono venuto per stringerle la mano e per chiederle la stessa sensibilità che dimostra per i temi che la portano a sfilare a Lecce anche per le innumerevoli questioni che preoccupano tantissimi comuni cittadini che non possono pensare ad un loro futuro anche perché in Regione non si amministra, ma si fa soltanto tattica e si parla soltanto in politichese. Presidente il 2015 è lontano, ha ancora un bel po’ di mesi per tornare sui Suoi passi e amministrare nell’interesse della Puglia e del Salento”.

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