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Melendugno si ferma: tutto il paese in strada contro il gasdotto Tap

Almeno in tremila al corteo nel giorno dello "sciopero" degli esercenti. Hanno aderito praticamente tutti: lungo il tragitto aperto solo l'ufficio postale

MELENDUGNO - Crica tremila persone hanno sfilato in corteo a Melendugno nel giorno dello "sciopero" indetto dagli operatori commerciali della città, ma anche dei centri vicini, per aderire alla protesta contro il contestato gasdotto che prevede l'approdo a San Foca.

I bimbi e gli studenti hanno aperto la carovana, dietro tutti gli altri: amministratori - oltre al sindaco, Marco Potì, i suoi colleghi di Martano, Fabio Tarantino, di Vernole, Luca De Carlo e Andrea De Pascali, di Castri di Lecce - intere famiglie, giunte anche dai centi limitrofi, cittadini di ogni età. Lungo tutto il tragitto impossibile trovare un'attività aperta, nemmeno un bar per prendere un caffè, sportelli fruibili solo nell'ufficio postale: "Chiuso per dignità" la scritta che campeggiava su ogni saracinesca abbassata o porta chiusa. Anche i distributori di benzina hanno fermato le pompe, comprese quelle del rifornimento automatico. C'è stato chi, per esserci, ha chiesto un giorno di ferie, chi un permesso, magari per donare il sangue e poi sfilare. Alcune adesioni sono arrivate ieri anche da esercenti del capoluogo oltre che da Calimera, Vernole, Castri di Lecce.

Al termine del corteo la folla si è radunata in piazza Risorgimento dove si sono succeduti brevi interventi per ribadire le ragioni della contrarietà all'opera e mettere in guardia la classe politica nazionale pronta alla campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento. Letto dal sindaco Potì un messaggio di solidarietà e vicinanza inviato dai parroci di Melendugno e Borgagne, con l'autorizzazione del vescovo di Lecce, Michele Seccia, che, insediatosi da meno di una settimana, ha subito preso una posizione di contrarietà rispetto all'infrastruttura energetica, i cui lavori stanno entrando in una fase decisamente operativa. Per la prima volta la chiesa leccese si è dunque espressa pubblicamente sul gasdotto con una dichiarazione che fa il paio con la contrarietà alle prospezioni in mare alla ricerca di gas e petrolio (che Seccia ha avuto modo di fare già durante il suo mandato decennale nella diocesi di Teramo-Atri), richiamando gli insegnamenti dell'enciclica "Laudato sii" di papa Francesco.

Una manifestazione per la storia di Melendugno

A più riprese, durante la marcia, sono stati ricordati i due giovani appartenenti al movimento - Riccardo e Francesco - che hanno ricevuto dal questore di Lecce il "foglio di via" e che, per questo, non possono entrare nel territorio comunale di Melendugno. 

Video - Il corteo e le dichiarazioni dei sindaci

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