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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Via delle Giravolte

Melica rincara: “Il Comune sapeva dal marzo del 2010”

Il consigliere dell'Udc torna sulla vicenda degli sgomberi di via delle Giravolte. "Se fosse esistito un assessorato ai Servizi sociali, il Comune si sarebbe dovuto preoccupare di tali persone, avrebbe dovuto censirle"

 

LECCE – Sulla vicenda degli sgomberi di via delle Giravolte, dopo un primo comunicato di ieri, torna il consigliere dell’Udc Luigi Melica. “Sono venuto a conoscenza che già nel marzo del 2010 l’amministrazione comunale era stata informata dalla proprietaria che gli appartamenti erano occupati senza titolo da cittadini extracomunitari. A distanza di 3 mesi dalla denuncia da parte dell’ente proprietario, i funzionari del Comune hanno fatto un sopralluogo e hanno individuato una serie di carenze in tutti gli appartamenti, limitandosi poi a ordinare al geometra consulente della proprietà una serie di attività per mettere a norma e dare agibilità agli immobili, nonché di provvedere allo sgombero degli immobili.  Il tutto senza specificare quante persone erano presenti durante il sopralluogo.  Singolarmente, dunque, il Comune ha ordinato alla proprietà lo sgombero degli appartamenti: ma da cosa o da chi, visto che non citano gli extracomunitari?”, si chiede Melica.
 
“Il punto è proprio questo, se fosse esistito un Assessorato ai Servizi sociali, il Comune si sarebbe dovuto preoccupare di tali persone, avrebbe dovuto censirle, verificare da quanto tempo fossero senza titolo, se lavorassero, se avessero figli minori che andavano a scuola.  E soprattutto, se fosse possibile individuare per loro case di emergenza. La questione non è stata affrontata al momento opportuno e il bubbone è scoppiato.  Ecco perché, al di là delle idee su massimi sistemi inerenti all’integrazione dei cittadini extracomunitari di cui si riempiono da ieri i media, ritengo che il vicesindaco dovrebbe ripartire dal 2010 e capire cosa non ha funzionato”.
 
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