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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Nardò

Mellone ruota dirigenti e riorganizza gli uffici. Polemica con l’ex sindaco Risi

La giunta ha definito il nuovo assetto di servizi e uffici . L’assessore Lupo: “Rivoluzione necessaria”. Risi: “Scelte irragionevoli”

NARDO’ - Un nuovo assetto e una riorganizzazione degli uffici comunali e la rotazione dei dirigenti è quella definita nelle ultime ore a palazzo Personè dalla giunta del sindaco Pippi Mellone. Una “mini” rivoluzione annunciata in campagna elettorale dal primo cittadino neretino e messa in auge nella giornata di ieri con la deliberazione licenziata dall’esecutivo e che nelle intenzioni di Mellone e della squadra di governo “persegue l’obiettivo principe dell’efficientamento della spesa che passa imprescindibilmente dal buon utilizzo delle risorse umane e dalla esatta individuazione dei ruoli e delle competenze”. Una visione diametralmente opposta quella in capo all’ex sindaco e ora consigliere d’opposizione Marcello Risi che ha parlato di una riorganizzazione degli uffici targata Mellone che porterà, a suo dire, solo “all’aumento dei posti e dei costi dei dirigenti”.

L’iter per la nuova definizione dell’assetto degli uffici e dell’organizzazione interna dell’amministrazione cittadina è stato seguito direttamente dell'assessore alle finanze ed al personale, Giampiero Lupo. “Il mese appena trascorso ha richiesto un profondo impegno da parte dell’amministrazione per rilevare le criticità, risultate evidenti sin dalla prima ora, in merito al funzionamento della macchina amministrativa comunale” ha spiegato nel merito l’assessore comunale, “l’esistenza di sovrapposizioni di ruoli o lo smembramento di competenze di fatto rendono più farraginoso l’approccio dei cittadini con gli uffici. L’organizzazione finora esistente ha rallentato anche l’operatività degli stessi settori, impedendo ai dipendenti dell’ente di valorizzare le proprie capacità in quanto costretti ad affrontare la quotidianità senza una programmazione realmente realizzabile”. Da qui  le premesse per cambiare registro e ridefinire assetti e competenze degli uffici. 

“Ora la creazione di un'area tecnica che abbraccia sia i lavori pubblici che l’urbanistica” spiega ancora l’assessore Lupo, “rende possibile una sola linea di condotta favorendo anche uno scambio di competenze tra settori al fine di agevolare e velocizzare l’intero comparto. Era inoltre inaccettabile per un Comune a vocazione commerciale e terziario non avere un settore attività produttive direttamente collegato al Suap, cosa che fino ad oggi ha fatto rilevare due diverse velocità tra chi quotidianamente si rapporta con l’utenza e la gestione informatica dei procedimenti, il tutto ovviamente a discapito dello sviluppo economico della città. Abbiamo ritenuto opportuno inoltre” concluse l’assessore, “creare un'apposita dirigenza d’area riguardante la polizia locale che assume oggi un ruolo strategico anche in termini di controllo di un territorio così vasto come quello del nostro comune. Le scelte fatte chiaramente si innesteranno su provvedimenti di natura logistica al fine di rendere più funzionale l’intero intervento riorganizzativo".

Mostra invece “evidenti profili di irragionevolezza” la riforma degli uffici deliberata dalla giunta comunale del sindaco Mellone secondo il consigliere Marcello Risi. Che affonda il colpo. “Si tratta di una riforma che innanzitutto, sembra concepita ad arte per aumentare il numero dei dirigenti, con conseguente inevitabile aumento della spesa per il comune. Le scelte fin qui adottate dal sindaco Mellone, fra assunzioni di portavoce, staff e nuove immissioni di dirigenti” spiega ancora Risi, “costeranno in cinque anni almeno 750mila euro. Se la nuova amministrazione continua di questo passo sarà difficile far quadrare il bilancio, anche perché le previsioni sul fronte delle entrate non sono molto confortanti. Proprio per questo si imporrebbe maggiore prudenza sul versante delle spese correnti. Il sindaco risparmia sull’integrazione oraria delle lavoratrici socialmente utili, lasciando chiuso l’acquario marino di Santa Maria al Bagno” lamenta l’ex sindaco, “allo scopo di pagare gli stipendi del suo nuovo staff. E’ una scelta che non condividiamo. Anche sotto il profilo meramente organizzativo, le perplessità sono molte.  Alcune aree sono esageratamente ingolfate di funzioni, altre appaiono strutturalmente fragili. E’ facile, quindi, prevedere più costi e meno efficienza” conclude Risi, “l’esatto contrario di quello che chiedono i cittadini”. Ma in merito ai costi e spese per il nuovo staff comunale è lo stresso sindaco Mellone con un post di queste ore ha ribattere a muso duro e a puntualizzare sulla discontinuità concreta con il passato amministrativo: Con l'ex sindaco Risi, i due componenti dello staff guadagnavano circa 40mila euro lordi annui totali. Con me alla guida del Comune di Nardò, tre professionisti guadagneranno circa 40mila euro lordi annui totali.  La stessa cifra che prima si spendeva per due persone ora verrà spesa per tre.  Questo è risparmio”.    

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