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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Giorgia Meloni a Lecce: “Noi il partito per la tutela del made in Italy”

La presidente di Fratelli d’Italia ha partecipato a una manifestazione elettorale in piazza Sant’Oronzo. Con lei molti dei candidati

LECCE – Iniziativa elettorale di Fratelli d’Italia in piazza Sant’Oronzo con la leder nazionale Giorgia Meloni. L’appuntamento è stato incentrato sulla difesa del made in Italy: per l’occasione una tavola è stata imbandita con i prodotto del territorio. Hanno partecipato, naturalmente, anche i candidati del partito alle imminenti elezioni politiche; tra questi Erio Congedo, Paolo Perrone, Maria Rosaria Tucci, Marcello Gemmato.

Assediata dai cronisti sui temi più attuali della politica nazionale, Giorgia Meloni ha voluto però spiegare il senso della manifestazione di questa mattina: “Fdi vuole essere il movimento di riferimento della difesa del prodotto italiano di qualità, del marchio italiano che è la nostra forza nell’economia europea e mondiale. Il made in Italy è continuamento minacciato dall’Unione Europea che fa norme sugli interessi delle altre nazioni, da una concorrenza sleale sulla quale non abbiamo saputo vigilare, minacciato da un italian sounding che vale 60 miliardi di euro all’anno, tolti alle produzioni italiane. Ecco noi vogliamo mettere in campo una difesa feroce del made in Italy, del prodotto e del marchio tricolore, dell’agricoltura e dell’artigianato, di tutto quello insomma che, per intenderci, i cinesi non potranno copiarci mai”.

A margine dell’incontro, la presidente Meloni ha avuto un confronto con alcuni dei rappresentanti del tessuto economico locale. Ad Alfredo Prete, presidente della Camera di Commercio, abbiamo chiesto quali sono state le richieste avanzate: “Abbiamo ribadito che questo territorio punta sull’agroalimentare e sul turismo: dobbiamo fermare la direttiva Bolkestein che sta massacrando due comparti fondamentali, quello balneare e quello degli ambulanti. Gli stabilimenti secondo me sono un prodotto made in Italy. Abbiamo poi parlato della xylella, chiedendo che il governo intervenga poiché a livello locale il batterio avanza e nessuno fa nulla. Insomma abbiamo chiesto tutela delle nostre peculiarità, aspettiamo ora le risposte”.

Il presidente dell’ente camerale, sollecitato su quanta fiducia meriti ancora la classe politica, ha così concluso: “Non vedo altre possibilità, toccherà a loro governare: ci si augura di non tornare alle urne tra un anno perché io penso che in questo momento ci sia bisogno soprattutto di certezza, tanto a livello locale che nazionale. Se bisogna fare programmi di medio lungo termine, se non si ha stabilità non si va da nessuna parte e continueremo a lavorare solo ed esclusivamente sull’improvvisazione”.

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