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Protezione civile: fino a centomila messaggi di allerta con Telegram, la chat segreta

Il Comune di Lecce si avvale della piattaforma open source che sta conquistando milioni di utenti in tutto il mondo perché garantisce la cifratura delle conversazioni e che permette anche l’apertura di account che generano risposte automatiche

LECCE – Massima riservatezza ma anche open data. Privacy e trasparenza, un ossimoro ma non per gli ideatori di Telegram, il servizio di messaggistica istantanea che sta conquistando milioni di utenti in tutto il mondo perché consente lo scambio cifrato, in chiaro solo per i due terminali della conversazione.

I suoi ideatori, dell’omonima società no profit, hanno sviluppato una piattaforma, detta bot, che permette l’apertura a soggetti terzi di account che generano risposte automatiche. Così il Comune di Lecce, grazie al progetto CiProEffect, ha deciso di sperimentarne uno per un sistema di protezione civile a disposizione dei cittadini.

Sarà possibile inviare fino a un massimo di 100mila dispositivi messaggi e comunicazioni per garantire prevenzione e sicurezza del territorio e della collettività. Sono state create due sezioni ad hoc sulla piattaforma: un “canale” broadcast e un bot. In pratica il cittadino “chatta” chiedendo alcune informazioni standard e il bot risponde perché programmato.

 “Questo 'matrimonio' – ha spiegato l’assessore alla Programmazione Strategica e Innovazione Tecnologica,  Alessandro Delli Noci - permette di consultare in pochi secondi l’elenco dei luoghi cittadini in cui è presente un defibrillatore, grazie al progetto ‘Comune Cardio protetto’  in collaborazione con l’Asl, così come tutti gli orari delle scuole primarie, nidi, infanzia, secondarie di primo grado”.

“Il sistema permette così di conoscere la qualità dell’aria, gli eventi culturali di Lecce Capitale Italiana della Cultura 2015 e, una volta attivato il Gps, anche di individuare i parcheggi con sosta a pagamento e di saperne la tariffa prima di andarci. La protezione civile di Lecce ha lanciato un proprio servizio InfoAlert365 con un sito internet dedicato: anche qui i dati sono open e inseriti nel portale  dati.comune.lecce.it e quindi ripresi dal bot di Telegram con i bollettini pubblicati”.

Sempre grazie al progetto CiProEffect l'amministrazione comunale ha avuto la possibilità di acquistare due defibrillatori automatici (Dae). “Un ulteriore passo verso la costruenda rete di defibrillatori in città – ha sottolineato il responsabile dell'Osservatorio Permanente sulla Salute del Comune di Lecce, Gigi Fuggiano –. Sono numerosi i progetti che abbiamo messo in cantiere tra cui questo che ci sta regalando risultati lusinghieri. Contiamo di arrivare a collocare cinquanta postazioni di Dae in città entro la fine dell'anno. La loro presenza è fondamentale: ne abbiamo avuto ulteriore conferma a fine settembre quando grazie al defibrillatore siamo riusciti a salvare una vita umana al Cat, dove un uomo che giocava a calcio è stato colpito da un infarto. Per evitare un decesso occorre intervenire entro dieci minuti dall'arresto cardiaco”.  

Le due iniziative sono state realizzate in sinergia tra gli assessorati alla Programmazione Strategica e Comunitaria e all'Ambiente, Igiene e Protezione Civile e presentate oggi presso l’ex convento dei Teatini.

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