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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Messuti incassa il sostegno di Area Popolare. Rischio di crisi nel centrodestra

Da Mazzei il gradimento per l'assessore ai Lavori Pubblici. Gabellone intanto attribuisce a Forza Italia lo stallo delle trattative per il candidato

LECCE – Centrodestra sull’orlo di una crisi di nervi. Dopo la scelta autonoma dell’ex assessore Alessandro Delli Noci e la decisione dei Conservatori e Riformisti di congelare i quattro nomi rimasti sul tavolo da sottoporre agli alleati, Area Popolare – Ncd aggiunge il suo malumore a quello di Forza Italia e rilancia e lo mette nero su bianco in una nota a firma del coordinatore Luigi Mazzei nella quale si esprime il gradimento per Gaetano Messuti, verso il quale già a fine ottobre era stato manifestato un certo possibilismo.

Area Popolare, che aveva proposto la candidatura di Marcella Rucco (già assessore provinciale all’Istruzione) prova così a rimettere in moto la fase delle trattative convergendo su uno dei nomi presenti nella lista di Antonio Gabellone: gli altri sono Roberto Marti, Saverio Congedo e Attilio Monosi. Ma Mazzei non vuole tirarla per le lunghe: se nemmeno questo gesto di disponibilità di Area Popolare dovesse bastare a riaprire il confronto interno, allora verrebbero meno le condizioni stesse per parlare di una coalizione di centrodestra.

Il coordinatore provinciale ha un obiettivo nel mirino, il sindaco Paolo Perrone: “Credo sia giunto il momento di mettere fine a questo assurdo balletto tra chi vuole imporre parenti e affini o crearsi spazi per le politiche e chi invece cerca realmente l’unità di una coalizione vincente”. Il riferimento è al consigliere regionale Congedo, cognato del primo cittadino leccese, ma anche al gioco di incastri tra elezioni comunali e politiche: nel caso il candidato dei Cor alla fine fosse il deputato Roberto Marti, questo il ragionamento, allora Perrone potrebbe puntare al viaggio in direzione contraria, da Lecce alla capitale. Un'interpretazione, questa, molto simile a quella data da Forza Italia che ascrive al partito di Fitto il sostanziale immobilismo per la scelta del sindaco a causa dei contrasti interni tra l'area che si riconosce nel sindaco e coloro che invece vorrebbero ridimensionarla dopo dieci anni di governo.

I Cor però non accettano di essere indicati come i responsabili dello stallo e, dopo aver ricordato la proposta di fare le primarie (non gradite dagli alleati) ribaltano la responsabilità su Forza Italia per non essersi ancora pronunciata in favore di nessuno dei quattro aspiranti candidati. Ecco dunque spiegata la necessità di fermare le macchine. Antonio Gabellone, coordinatore provinciale dei Cor, ripete l’inevitabilità dell’azzeramento del percorso seguito faticosamente fino ad oggi e si dichiara disponibile alla riapertura del confronto già da domani: “Continuare a discutere su questi nomi, immaginare di continuare a giocare sulle nostre presunte divisioni, evidentemente, fa emergere non la volontà di unire la coalizione, ma il tentativo di dividere il nostro partito. Per queste ragioni, ribadendo che è inutile ragionare su schemi per noi oramai superati, chiediamo che, partendo dall'azzeramento totale, si riunisca domani il tavolo del centrodestra per stabilire come procedere. Ai cittadini leccesi non può interessare una contrapposizione tra due partiti ma una soluzione unitaria della nostra coalizione".

Incarico per Fitto a Strasburgo

Raffaele Fitto è stato eletto vicepresidente del Gruppo Ecr dei Conservatori e Riformisti Europei (74 deputati da 18 Paesi) presso il Parlamento Europeo a Strasburgo. Il movimento guidato dall'ex ministro agli Affari Regionali è entrato un anno e mezzo fa nel gruppo guidato dai conservatori inglesi.

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