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Minacce e tensioni, la poli attacca il centrosinistra

Adriana Poli Bortone ha parlato dell'attuale momento politico, caratterizzato da minacce all'amministrazione, ma anche da inchieste della Procura, attaccando la minoranza: "Alimenta le tensioni"

Nella maggioranza si vive un momento di tensione palpabile. Gli attacchi per posta al vicesindaco Adriana Poli Bortone ed all'assessore alla Polizia municipale Lucio Inguscio, seguiti da alcune scritte apparse anche sul muro di Palazzo Turrisi, sono fra gli episodi più inquietanti che hanno "inaugurato" la nuova stagione politica del centrodestra leccese, chiamato, dopo le elezioni di maggio che hanno visto trionfare Paolo Perrone, a dare continuità a nove anni di governo Poli Bortone. Ed è stata proprio lei, ieri mattina, a presentarsi alla stampa per dare una propria lettura dei fatti esasperanti che si sono verificati nei giorni scorsi. Puntando apertamente il dito contro il centrosinistra. Secondo l'ex sindaco, che difende con il coltello fra i denti i suoi nove anni sullo scranno più alto di Palazzo Carafa, l'opposizione starebbe infatti fomentando un clima di tensioni, a seguito di una sconfitta in elettorale che rappresenterebbe una ferita ancora non rimarginata.

"C'è un clima di odio, violenza e sospetto che si trascina dalla campagna elettorale. Noi vogliamo vivere e lavorare in una città serena dove nessuno, abusando del ruolo che occupa, può pensare di tirare i magistrati per la giacchetta o addirittura bacchettarli", ha dichiarato il vicesindaco. "Anche noi, umilmente - ha poi aggiunto -, sollecitiamo la magistratura a concludere in fretta le indagini e a rimanere estranea alle polemiche ed alle intimidazioni". Il riferimento è forte è chiaro e riguarda il senatore dell'Ulivo Alberto Maritati, sottosegretario alla Giustizia, che ultimamente è tornato sulle intricate vicende giudiziarie che vedono al centro alcuni vecchi e rinnovati amministratori leccesi, lasciando intuire che alcune indagini sarebbero ormai ultimate e che quindi dovrebbero essere recapitati anche diversi avvisi di garanzia. Insomma, il nervosismo a fior di pelle sarebbe ed alcuni attacchi frontali sarebbero, per l'ex primo cittadino, fra le cause di quelle minacce più o meno velate che hanno portato anche ad una riunione delle forze dell'ordine in Prefettura ed alla richiesta di una riunione ad hoc del Consiglio comunale.

Certo è che davvero tante sono le situazioni che vedono l'amministrazione sulla graticola, alcune recenti, altre che affondano le radici nel passato governo. Il caso Lupiae servizi è fra i più noti ed è stato, insieme a Parco Corvaglia, uno dei motivi portanti della campagna del centrosinistra. Ora si aggiungono le presunte riduzioni dell'Ici a favore di alcuni imprenditori e politici eminenti e non vanno dimenticate anche le indagini sulle ipotesi di voto di scambio che sono arrivati a toccare i piani alti dell'Università del Salento. Adriana Poli Bortone non si nasconde e commenta: "Può darsi che degli errori siano stai fatti e ne discuteremo, ma tutti fanno errori quando si lavora assiduamente". E sulle continue minacce aggiunge: "Non mi fanno paura, sono protetta dalle tante persone che mi vogliono bene. Non ho mai chiesto la scorta perché la mia scorta sono quel 70 per cento di cittadini che mi hanno confermato alla guida della città nel mio secondo mandato e quegli oltre duemila che mi hanno dato la preferenza nelle ultime elezioni".

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