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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Minervino di Lecce

Minervino, aliquota Imu al massimo su seconda casa: “Scelta troppo onerosa”

Un lettore del posto, residente a Verona, punta l'indice contro la scelta dell'amministrazione comunale: "La casa rappresenta un fattore determinante per conservare l'amore per la terra d'origine. Ora sembra diventare un lusso"

MINERVINO DI LECCE – Il comune di Minervino di Lecce ha provveduto ad aumentare l’aliquota Imu sulla seconda casa al 10,6 per cento, il massimo previsto dalla normativa. Ma questo dato sembra quanto meno “sospetto” per chi, come Salvatore Papadia, un lettore, che ormai da anni vive fuori dal Comune, ma continua ad avere un’abitazione sul posto, per “ragioni di legame alla comunità d’origine”, che scrive una lettera aperta alla redazione, in cui sottolinea: “La legge  dava diverse opzioni per fissare gli aumenti. Gli amministratori di Minervino hanno scelto il massimo, forse perché chi è proprietario della seconda casa non vota nel comune”.

Ma chi sono, appunto, i proprietari delle seconde case nel piccolo paese del Salento? Dalla ricostruzione dello stesso lettore, si evince come siano in genere “quelle persone che sono dovute andar via non per piacere ma per motivi di lavoro ed hanno voluto mantenere uno stretto legame con la terra d’origine, costruendovi con sacrifici una casa o non vendendo quella ereditata dai propri genitori”: “La casa – sottolinea - rappresenta un fattore determinante per trasmettere ai propri figli, che in quel paese non son potuti nascere, l’amore per la propria terra d’origine”.

Per Papadia, questo desiderio è diventato, dopo la scelta politico-amministrativa, “un vero e proprio lusso”: “La seconda casa – puntualizza - viene abitata poche settimane all’anno e comporta spese fisse relativa alla luce (seconda casa) all’acqua, alla fognatura, al gas e soprattutto alla spazzatura che costa di più rispetto a quella pagata dove si risiede ( 237,00 euro a Minervino per una casa abitata 3 settimane all’anno 195,00 euro per una casa abitata tutto l’anno a Verona), oltre all’ordinaria e straordinaria manutenzione”.

“Invece di prendere decisioni per far ritornare nel periodo delle ferie quelle persone che dopo la morte dei genitori non si fanno più vedere perché perdono il punto di appoggio – insiste -, la politica dell’amministrazione Caroppo adotta provvedimenti diretti a far tagliare i ponti a coloro che vogliono mantenere il legame con il paese”.

Questa evoluzione renderebbe “troppo oneroso” il costo fisso di mantenimento della casa e “l’aver deciso di mettere le mani nel portafoglio di questi cittadini in questo modo – precisa - ha offeso il loro sentimento più sacro, l’amore per la propria terra”. “Ma l’amministrazione Caroppo – continua - non si limita ad offendere i possessori delle seconde case con l’aumento dell’Imu perché con gli sprechi offende anche l’onore dei defunti. L’amministrazione comunale alcuni anni fa ha acquistato per il decoro del cimitero diverse piante. Dopo pochissimo tempo sono seccate (le foto allegate sono di fine agosto, ndr).

“La miopia politica – puntualizza in conclusione - è una malattia che comporta l’allontanamento immediato ‘del malato’ dalla gestione dell’attività amministrativa. Chi aumenta le tasse e spreca i soldi pubblici deve essere mandato a casa”.

Vasi del cimitero

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