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Politica Minervino di Lecce

Minervino: multa alla minoranza per affissione abusiva

Lo ha stabilito il giudice di pace di Otranto a margine di una querelle tra il comune e la minoranza su alcuni manifesti politici di critica all'operato amministrativo pubblicati nel novembre 2009

MINERVINO - Minoranza consiliare di Minervino costretta a pagare una multa per affissione abusiva: è questo il singolare risvolto di una vicenda, che trae la propria origine nel novembre 2009, così come stabilito dal Giudice di pace di Otranto. Quali nello specifico i fatti? A Fausto De Giuseppe, capogruppo del gruppo consiliare di minoranza, è stata notificata all'epoca una sanzione dal responsabile del servizio di polizia municipale Nicola D'Elia per un importo di 417,60 euro, per affissione abusiva di manifesti dal titolo "Sindaco Verde - cittadini al verde".

Il consigliere di opposizione specificava negli scritti difensivi che la violazione contestata risultasse errata in quanto la normativa, a cui faceva riferimento la sanzione non potesse applicarsi alle pubbliche affissioni ma in maniera esclusiva alla sola pubblicità. Il sindaco, Ettore Caroppo, dopo aver ascoltato la minoranza e lo stesso D'Elia, ritenendo che ci fossero gli estremi per una violazione di legge, si è rivolto al giudice di pace: così il Comune di Minervino, difeso dall'avvocato Paola Merola, ha ottenuto che la minoranza paghi una multa per affissione abusiva.

Ma il primo cittadino di Minervino si dice soddisfatto, perché con l'espressione del giudice si difende l'operato del comandante D'Elia e della sua amministrazione: "Sono dispiaciuto - spiega Caroppo - per l'intera vicenda. Quando in politica si arriva a voler mostrare a tutti i costi i muscoli, non è un bel vedere, ma sintomo di arroganza e di rifiuto del dialogo. Credo che la minoranza debba rivedere il modo di porsi anche e soprattutto nei confronti di coloro che tutti i giorni operano per il rispetto e il buon andamento dell'Amministrazione, in particolare i dipendenti tutti".

"Ribadire e sostenere per più volte - prosegue - che quanto contestato dal Responsabile della Polizia municipale, con il verbale del novembre 2009, è sbagliato arrivando addirittura a chiedere ad un Giudice di giudicarne l'operato, è sintomo di arroganza personale e politica. Mi auguro che quanto deciso dal Giudice Specchia serva da monito e a far comprendere alla minoranza che la legge è uguale per tutti e che la stessa va rispettata così come va rispettato il lavoro degli altri fermo restando il diritto-dovere di confrontarsi, controllare e criticare in maniera propositiva e nell'interesse della collettività".

"Forse - conclude Caroppo - sarebbe stato sufficiente ammettere di aver sbagliato, giustificando l'errore commesso, piuttosto che sostenere convintamene senza se e senza ma, che sono gli altri a non capire e a sbagliare, per risolvere in casa la questione". Dal gruppo di opposizione, al momento, si preferisce non commentare la notizia.

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