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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Sannicola

Lavori per i sentieri sulle Rupi di San Mauro. La minoranza “conferma” le anomalie

Dopo aver ottenuto le tavole progettuali i consiglieri Scorrano e Giustizieri confermano i timori su scavi e abbattimenti anomali e difformità per realizzare i percorsi sulla collina di San Mauro. Chieste verifiche e blocco dei lavori. Il sindaco aveva già rassicurato sulla regolarità

SANNICOLA – Tornano a far discutere i lavori in corso e gli spianamenti per realizzare sentieri e percorsi escursionistici sulla collina di San Mauro che domina dall’alto la baia di Lido Conchiglie. Interventi avviati da alcuni mesi in esecuzione del progetto ad hoc, da 300mila euro, da parte dell’amministrazione comunale di Sannicola, ma  secondo le proteste delle opposizioni rischiano di compromettere uno dei siti di grande importanza storica e artistica delle rupi di San Mauro dove insiste l'omonima abbazia bizantina risalente all'anno mille.

Un nuovo grido d’allarme e un invito formale alla sospensione degli interventi già avviati è stato ribadito dai consiglieri comunali Danilo Scorrano e Wilma Giustizieri, che sulla vicenda già l’estate scorsa hanno interessato anche la Soprintendenza ai beni artistici e archeologici e formulato anche un’interrogazione urgente al sindaco Mino Piccione. Lo stesso primo cittadino aveva replicato con puntiglio ai rilievi dei due consiglieri di Sel, dopo aver effettuato anche un sopralluogo nella zona e aver ribadito anche che “il progetto esecutivo del 2015 di fatto, ripercorre le previsioni progettuali già definite ed approvate nel corso della precedente amministrazione”. E l’esame della documentazione fotografica allegata ai progetti del 2010 e del 2015, inoltre, riscontrerebbe che il muro a secco oggetto principale della polemica, risultava già interrotto negli anni 2010 e 2015. “Pertanto” secondo il sindaco “non risulta aperto alcun varco ulteriore”.

Fin qui, in estrema sintesi il botta e risposta estivo, mentre proprio in questi giorni e con nuova documentazione alla mano, i consiglieri Scorrano e Giustizieri, sono nuovamente tornati ad focalizzare l’attenzione su quei lavori, inviando nel contempo “nuovi approfondimenti” all’attenzione della Soprintendenza, della Regione e degli enti preposti al controllo compreso il Comune di Sannicola. La preoccupazione evidenziata è ancora una volta quella che vi siano in corso delle evidenti difformità nell'esecuzione dei lavori relativi al progetto di realizzazione dei sentieri nell’ambito dell’area Sic, al fine  di favorire lo sviluppo dei percorsi escursionistici. “Si evincono evidenti difformità tra il progetto approvato e l'esecuzione dei lavori che portiamo all'attenzione, in virtù anche delle indagini in corso, per appurare eventuali responsabilità per i danni evidenti arrecati all'area Sic di San Mauro, di interesse storico, archeologico e naturalistico” esplicitano i due consiglieri di opposizione, “abbiamo reso noto ulteriori approfondimenti che sono stati resi possibili in virtù del fatto che finalmente, dopo due mesi, ci sono stati consegnati  gli atti riguardanti il progetto stesso che avevamo richiesto”.

Nel documento inviato agli enti preposti i consiglieri Scorrano e Giustizieri hanno ripercorso le tappe della vicenda ed evidenziato anche le sollecitazioni, mosse anche al prefetto, per ottenere la documentazione inerente il progetto e le tavole tecniche. E proprio dall’esame dei nuovi atti i consiglieri avrebbero avuto la conferma ai propri timori nonostante il sindaco di Sannicola, Mino Piccione, abbia in più riprese ribadito “la regolarità del progetto esecutivo con annessi pareri tecnici rilasciati dagli enti preposti, compreso quello della soprintendenza di Lecce”. Per Scorrano e la Giustizieri invece proprio dalla lettura e dallo studio degli atti progettuali si “evince chiaramente come i lavori siano stati eseguiti in difformità al progetto esecutivo 2-246-89approvato”. E da qui, dal confronto tra i lavori eseguiti ed il progetto esecutivo, “si evincono chiaramente gravi difformità che sono causa, congiuntamente alle segnalazioni precedentemente effettuate, di devastazione di un’area Sic di interesse storico, artistico, archeologico e naturalistico, con vocazione fortemente identitaria della storia e della cultura salentina”.

E quindi parte il nuovo appello per ulteriori approfondimenti e soprattutto la richiesta per il conseguente blocco dei lavori al fine di non pregiudicare definitivamente la “lettura” del sito archeologico propedeutico al recupero di reperti e di strutture interrate che darebbero vita ad un parco archeologico. Richiesta argomentata anche durante l’iniziativa pubblica “GuardiAmo San Mauro” che si è svolta lo scorso 27 settembre presso la stessa area di interesse comunitario. Nella loro nota esplicativa i consiglieri di opposizione hanno messo in rilievo che “a seguito dello studio delle tavole di progetto si evince in maniera palese che il tracciato del sentiero, nell’approssimarsi delle mura antiche che delimitano l’area di pertinenza dell’abbazia di San Mauro, segue esternamente e parallelamente la linea muraria non essendo previsto mai l’attraversamento dell’antico muro di recinzione né tantomeno l’abbattimento dello stesso.

Dai diversi sopralluoghi, dai documenti progettuali e dai rilievi satellitari si evince in maniera inequivocabile la totale dissonanza tra i lavori eseguiti e lo stesso progetto. In particolar modo il sentiero viola in maniera irreparabile la cinta muraria avendo divelto per la lunghezza di circa tre metri l’antico muro di recinzione, stravolgendo completamente le indicazioni progettuali passate al vaglio dei vari enti preposti.  Il sentiero inoltre, si addentra per la lunghezza di diversi metri circa all’interno dell’area di interesse archeologico che, come da progetto, non avrebbe dovuto essere assolutamente interessata da alcun tracciato”. Così come viene rilevata inoltre, “l’assenza di una tavola progettuale relativa alla linea elettrica in cavo multipolare, al condotto in Pvc interrato e al relativo armadio elettrico come riportato nel computo metrico dal quale si evincono scavi di circa due metri di profondità in un'area di interesse archeologico in netto contrasto con il parere tecnico espresso dalla Regione Puglia Aree Politiche per l’ambiente, pronunciato per il progetto Por Puglia 2000-2006 Misure 1.6. Piano di azione per interventi di recupero ambientale nell’area delle Rupi di San Mauro”.           

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