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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Lorusso e Pezzella alla 167, come bandiere che sventolano per l'eternità

Opera del leccese Chekos' Art, il quarto murale realizzato grazie al contributo della parrocchia di San Giovanni Battista

LECCE - Il murale raffigurante Lorusso e Pezzella, che Chekos' Art ha terminato da qualche giorno, era senza dubbio il piuù atteso. Ne sono stati realizzati altri tre: grazie al contributo della parrocchia di San Giovanni Battista, alcuni artisti hanno lasciato il segno sui palazzi della 167/b: si tratta della spagnola Julieta e del casertano Bifido, del serbo Artez, del francese Mantra. Il risultato del loro intervento è ben visibile dalla fine di ottobre, ma quello del leccese Francesco Ferreri (Chekos' Art)  è arrivato un poco dopo e a differenza degli altri, latori di un messaggio più generico, rappresenta un chiaro riferimento alla storia calcistica della città.

Michele Lorusso e Ciro Pezzella, difensori granitici della squadra giallorossa, morirono in un incidente stradale il 2 dicembre del 1983, all'altezza di Mola di Bari, mentre viaggiavano verso la stazione ferroviaria del capoluogo regionale per prendere un treno in direzione di Varese, dove il Lecce avrebbe disputato la partita successiva. I due, infatti, avevano paura di viaggiare in aereo. Quel drammatico sinistro ha rappresentato il momento più drammatico del calcio cittadino e da quel giorno i tifosi salentini non hanno mai smesso di omaggiare i due calciatori.  Adesso un murale. ben visibile anche da viale Giovanni Paolo II oltre che da via Ragusa, racconterà anche ai più giovani, che di quell'episodio sono venuti a conoscenza solo grazie ai racconti di nonni e genitori, un pezzo della storia sportiva leccese i cui sfortunati protagonisi sono ora come bandiere destinate a sventolare in eterno. 

Le opere realizzate alla 167 e San Cataldo

Oltre all'aspetto calcistico c'è anche da considerare quello estetico: con gli interventi delle scorse settimane gli edifici popolari interessati hanno vissuto una riqualificazione importante anche se immateriale. L'auspicio è che possano essere solo i primi di una serie, perché opere come quelle realizzate non sono meno funzionali al decoro di un quartiere di una pista ciclabile e di un parco tenuto bene. Lo stesso discorso vale per il grande murale di Vittorio Bodini (sempre di Chekos' Art) e quelli realizzati a San Cataldo questa estate sulla facciata dell'edificio in rovina sul lungomare (con il volto, tra l'altro, di Bruno Petrachi, pietra angolare del folk leccese). 

Il video durante la realizzazione

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