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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Nautico, parla Andrisani: "Preso in giro tre volte"

Gallipoli: la vendita dell'edificio riapre il dibattito sul "Vespucci". E il preside "ammonito" dal commissario prefettizio torna alla carica: "Mercato ittico soluzione all'emergenza delle aule"

Lo avevamo segnalato nel resoconto sulla pubblicazione del bando di gara per la vendita dell'immobile della ex scuola media di Via Chiaiese: i timori del preside dell'istituto Nautico "Vespucci", Salvatore Andrisani, erano fondati. Dismissione (o alienazione che dir si voglia) aveva disposto già il Consiglio comunale del maggio scorso, e dismissione sarà. Cade così una delle ipotesi paventate dall'amministrazione comunale di Gallipoli di concerto con la Provincia di Lecce che ha la competenza sugli istituti superiori, per risolvere la penuria di aule e laboratori per gli studenti del Nautico. Soluzione alternativa da subito "scartata" come plausibile dallo stesso preside del Vespucci, proprio in considerazione del fatto che quell'immobile era stato già inserito nell'elenco dei beni alienabili del Comune e nessun atto contrario aveva disposto una nuova destinazione d'uso. Sta di fatto che l'immobile di via Chiaiese è in vendita ufficiale ed entro il 20 novembre sono attese le proposte di acquisto da parte dei privati.

E per i problemi strutturali evidenziati dall'Istituto Nautico? La Provincia ondeggia, il Comune attende la Provincia, la commissione consiliare itinerante chiesta dal consigliere azzurro Giuseppe Coppola non si concretizza. E allora? Allora è lo stesso preside Andrisani a tornare alla carica. Per rievocare tutta la vicenda e soprattutto per riproporre la sua soluzione alla questione. Partendo dal presupposto che in tutta questa storia, dai contorni tipicamente gallipolini e non solo, il dirigente scolastico si ritiene letteralmente beffato tre volte: come di dirigente scolastico dell'Istituto Tecnico Nautico di Gallipoli, come semplice cittadino e, perché no, come dirigente politico attento ai problemi della sua città. Una lunga ricostruzione delle puntate precedenti nella quale Andrisani torna a proporre il Mercato Ittico all'Ingrosso in disuso che si affaccia quasi di fronte alla nuova sede del Vespucci sulla provinciale per Sannicola, come nuova sede nella quale recuperare le aule e i locali per i laboratori tecnici. Da un perizia ad hoc commissionata dallo stesso preside (dopo le relative autorizzazioni per il sopralluogo agli uffici comunali) è emerso che la spesa per la ristrutturazione funzionale dei locali interni del mercato ittico non supera i 50 mila euro.

Per ora Andrisani ha ricevuto solo risposte fumose alle sue iniziative. La Provincia che balbetta e il Commissario prefettizio che addirittura lo invita a desistere da nuove "incursioni" nell'immobile di proprietà comunale (ma nella realtà in totale stato di abbandono e accessibile a tutti, vandali compresi) pena una bella denuncia per violazione di domicilio. Il tutto mentre, paradosso nel paradosso, nella vecchia sede del Vespucci di via Gramsci, rimangono inutilizzate attrezzature per centinaia di migliaia di euro. Legittimo quindi il suo sfogo:

"La situazione è, a dir poco, kafkiana" dice Andrisani, "come tutti sanno e come spesso pubblicato sulla stampa, il dirigente scolastico ha chiesto più volte agli Enti locali competenti di voler considerare la possibilità di utilizzare, per risolvere i problemi contingenti dell'istituto, i locali del mercato ittico all'ingrosso, situati ad appena 50 metri dalla sede centrale del Vespucci. Come già fatto in passato, si conferma, senza tema di smentite, che se fosse presa una decisione in tal senso, i locali potrebbero essere disponibili all'uso scolastico pieno in meno di 30 giorni, con una spesa che è del tutto irrisoria. E' bene chiarire" dice ancora Andrisani, "che l'obiettivo non è quello di ottenere il Mercato Ittico all'ingrosso a tutti i costi per la propria scuola, ma è doveroso intraprendere ogni utile iniziativa perché quella struttura non resti inutilizzata mentre gli alunni soffrono i guasti provocati da un'edilizia scolastica insufficiente ai bisogni della comunità."

La nota integrale del preside Andrisani

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