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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Nuovo management per Fse. Ma il consigliere salentino sbotta: “Perché un presidente del Nord?”

Rimosso l’amministratore unico, Mario Fiorillo, il ministero dei Trasporti ha varato un nuovo cda nell’assemblea dei soci. Ma Ernesto Abaterusso insorge per quello che definisce “un atto di arroganza” del governo, tirando in causa anche Michele Emiliano

LECCE – Si riunisce oggi il nuovo consiglio di amministrazione delle Ferrovie del Sud-Est. L’assemblea della società, che fa capo al ministero dei Trasporti, ha deciso infatti la rimozione dell’amministratore unico, Luigi Fiorillo, e il varo di un nuovo corso.

L’azienda è gravata da un debito pesante, pari a circa 240 milioni di euro, e da una serie di inefficienze nel servizio e ritardi strutturali che si ripercuotono sull’utenza. Il malcontento dei viaggiatori, su ferro e gomma, affonda le sue radici negli anni.

Il nuovo presidente è Andrea Viero, che insegna presso l’università Bocconi di Milano. I componenti sono Angelo Mautone, della direzione Trasporto pubblico locale e l’avvocato. Domenico Mariani. Il cambio di passo era atteso e sollecitato da tempo: l’azienda, che ogni anno serve milioni di passeggeri nelle province di Lecce, Bari, Brindisi e Taranto, ha oltre mille dipendenti.

Il cambio dei vertici di Fse ha provocato reazioni nel mondo politico di vario tenore. Per il presidente del gruppo di Forza Italia, Andrea Caroppo "ciò che conta ora è capire se ci sia la volontà politica di cambiare radicalmente rotta. Il servizio reso ai pugliesi dalle Fse è stato così scarso, specie negli ultimi tempi, che non ci si possa accontentare di un giro di poltrone nella compagine del management. Una società che ha accumulato centinaia di milioni di euro di buco nei conti, ha difficoltà strutturali e sostanziali che richiedono ben altri sforzi”.

Soddisfatto, invece, il deputato del Partito Democratico, Salvatore Capone: “L’Assemblea di Ferrovie Sud Est ha confermato l’impegno del governo per un decisivo cambio di passo nel governo della società e soprattutto per una strategia di rilancio tesa a soddisfare le esigenze dell’utenza territoriale e di quella turistica. Più volte, in questi mesi, nel corso di un confronto avviato sul tema con il ministro e il ministero, avevo sollecitato con forza la necessità di un rilancio di questa preziosissima infrastruttura, patrimonio pubblico di enorme valore. Oggi si apre una pagina nuova”.

Chi, infine, ha il dente avvelenato è il consigliere regionale del Pd, Ernesto Abaterusso, il quale non ha nascosto tutto il suo disappunto, chiedendosi retoricamente perché il governo ha fatto ricorso a un docente del Nord: “Io esco dal coro e dico che questa scelta rappresenta un atto di arroganza e di protervia nei confronti del Sud e della Puglia che ben avrebbe potuto esprimere esperienze e capacità in grado di soddisfare l'impegno richiesto. E dico anche che se Emiliano ha condiviso tale scelta ha sbagliato anche lui”.

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