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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Alloggi parcheggio: la burocrazia annaspa, le occupazioni si susseguono

Dal caso Fiorentino all'abusivismo diffuso, il passo è breve. Nella casa che gli era stata assegnata trovate due famiglie diverse in altrettante ispezioni

LECCE – Mentre la burocrazia amministrativa istruisce le sue pratiche, si susseguono diversi passaggi di consegna tra gli occupanti degli alloggi parcheggio in virtù di un sistema parallelo e consolidato rispetto al quale gli strumenti per il contrasto all’abusivismo appaiono come armi spuntate.

Se ci sia una regia che orchestra questi movimenti, lo si capirà meglio quando il sostituto procuratore Antonio De Donno - si dice a breve - notificherà l'avviso di conclusione delle indagini preliminari che hanno portato a iscrivere nel registro degli indagati, tra gli altri, due assessori, Attilio Monosi e Luca Pasqualini, un consigliere comunale, Antonio Torricelli e un dirigente, Lillino Gorgoni. Non si tratta di un’esclusiva leccese, sia chiaro, ma comunque di una piaga diffusa tanto da essere citata dal prefetto, Claudio Palomba, nella relazione alla commissione parlamentare Antimafia che è stata in visita nel capoluogo salentino nel febbraio scorso.

La discussione avvenuta questa mattina in commissione Controllo ha tuttavia reso evidente la complessità di un fenomeno nel quale l’emergenza abitativa si intreccia con pratiche irregolari quando non totalmente illegali. Il caso del quale si è dibattuto a Palazzo Carafa – alla presenza di Maria Luisa De Salvo, responsabile dell’ufficio Casa e di Giovanni Puce, già dirigente di quel settore – è quello di Giuseppe Fiorentino, destinatario di una casa di 45 metri quadri in via Pistoia con tanto di verbale di consegna del 29 maggio 2015, ma trovato privo di vita il 19 agosto scorso nei pressi di un casolare abbandonato in via Taranto. L’uomo, nel gennaio 2014, aveva ritrovato i corpi dei due clochard, Veronica Piggini e Riccardo Martina, spirati dopo il crollo di un solaio di un immobile poco distante dal luogo in cui è deceduto.

Il presidente della commissione, Antonio Rotundo, ha ripercorso tutto il carteggio intercorso tra l’ufficio Casa e la polizia locale. E’emerso in maniera nitida che in quella stessa abitazione sono stati trovati due nuclei familiari diversi in altrettanti sopralluoghi. Entrambi hanno sostenuto di aver ricevutole chiavi direttamente da Fiorentino: il primo vi si era insediato addirittura il 3 giugno, quattro giorni dopo la consegna. Nel secondo caso, è stato riferito ai vigili, addirittura dietro dazione di denaro (500 euro). Ma questa versione stride con la denuncia presentata presso la questura il 23 giugno del 2015 con la quale l'uomo dichiarava di aver ricevuto chiare minacce finalizzate ad allontanarlo dall’alloggio che pure aveva ottenuto tramite regolare bando.

Da quella segnalazione alla polizia è nata una comunicazione di notizia di reato alla procura della Repubblica che, infine, ha disposto un sequestro con la nomina contestuale dell’occupante come custode fino al 16 novembre. Solo dal giorno dopo l’amministrazione comunale potrà procedere allo sgombero.

In attesa delle valutazioni dal punto di vista penale, sia sulla vicenda specifica di Fiorentino, che della gestione dell’edilizia residenziale pubblica, Rotundo ha puntato l’indice sull’aspetto politico: “Se la modalità di contrasto è questa - dopo quasi un anno e mezzo dall’assegnazione dell’alloggio ancora non ne siamo venuti a capo - allora dico che rendiamo possibile l’abusivismo e tendo a credere ai di dati di Nomisma per cui a Lecce una casa su tre è occupata irregolarmente”.

Carlo Salvemini ha ricordato come la minoranza insista vanamente da anni sulla necessità di dotare l’ufficio Casa di tutte le competenze necessarie, da agenti distaccati dal comando di polizia locale agli assistenti sociali, per evitare che la comunicazione e il rimpallo tra gli uffici allunghino ulteriormente i tempi. Sia De Salvo che Puce si sono detti d’accordo, ammettendo che il procedimento amministrativo non riesce a tenere il passo di tutti i passaggi che di fatto avvengono.

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