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L'Odissea della ristrutturazione del liceo musicale: il Pd interroga Gabellone

I lavori per la messa in sicurezza della sede dell'ex liceo sono fermi da anni. Un gruppo di consiglieri chiede conto dei ritardi e sollecita la Provincia di Lecce

LECCE - La sede dell’ex liceo musicale di Lecce ormai da anni versa in uno stato di abbandono. Ma il paradosso sta nel fatto che, pur essendo disponibili le somme per gli interventi di ristrutturazione dell’immobile, i lavori non sono mai partiti.

I consiglieri provinciali del Pd, hanno deciso di vederci chiaro in questa faccenda che, a loro parere, “da una parte priva la città di Lecce ed il Salento di un immobile da destinare a contenitore culturale di prestigio, e dall’altra sottrae risorse finanziarie al comparto dell’edilizia, uno dei settori che ha più risentito della grave congiuntura economica che ha colpito il nostro Paese”.

Ippazio Morciano, Paolo Fiorillo, Anna Inguscio, Vincenzo Toma, Assunta Cataldi hanno firmato un’interrogazione rivolta al presidente dell’ente di Palazzo dei Celestini, Antonio Gabellone, chiedendo di conoscere le motivazioni  che sono alla base di questo ritardo.

Del resto, la vicenda della ristrutturazione della sede che appartiene alla Fondazione Tito Schipa, ha assunto i tratti di un’Odissea.

Correva l’anno 2010 quando, nel programma triennale della sezione “beni culturali” della Provincia, sono stati previsti i lavori per un importo di oltre 1 milione e 500 mila euro. L’opera è stata finanziata totalmente dalla Regione Puglia e l’appalto se l’è aggiudicato l’impresa Ice srl di Ceglie Messapica (Br) per l’importo di  658 mila euro, al netto del ribasso d’asta del 43 percento.

La fine del cantiere era prevista nell’agosto del 2012 ma la scadenza è stata posticipata per una perizia di variante e slittata a fine settembre dell’anno successivo.

Sempre nel 2013 – si legge nell’interrogazione – la ditta ha conferito un ramo d’azienda alla neo costituita Xelor srl di Ceglie. Poi nel 2016, a seguito della relazione del Rup, il dirigente del servizio competente ha deciso di risolvere il contratto d’appalto a causa di “grave inadempimento, grave irregolarità e grave ritardo da imputarsi all’impresa esecutrice Xelor srl”.

“In seguito alla sospensione dei lavori – scrivono i consiglieri provinciali - è stata evidenziata la probabile presenza all’interno dell’immobile di persone non autorizzate, con l’aggravante che l’intrusione è avvenuta con forzatura della recinzione di cantiere e dell’ingresso principale, per cui è stata riscontrata la necessità di eseguire un primo intervento di prevenzione dei rischi di intrusione”.

Sette anni più tardi, nel 2017 quindi, i lavori di messa in sicurezza del cantiere sono stati affidati alla ditta Fanuli srl di Copertino. Ora, scrivono loro, “è trascorso ormai un anno dalla revoca dell’appalto dei lavori di ristrutturazione dell’ex liceo musicale e le cospicue somme già impegnate per la realizzazione degli stessi sono appostate, in attesa di essere utilizzate”.

Il gruppo del Pd chiede quindi a Gabellone di sapere quali impegni intende assumere per procedere quanto prima a far riprendere i lavori che portino al completamento e fruibilità della sede dell’ex liceo musicale. 

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