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Mobilità e turismo dal 3 giugno, il sindaco: "Test, tracciamento e terapia"

Il governo a giorni deciderà se ripristinare da subito gli spostamenti tra le regioni. Per il Salento il comparto dell'accoglienza ha un peso economico rilevante. Buoni spesa: si parte con la seconda tranche

LECCE – “Siamo ancora dentro l'emergenza, ma non possiamo lasciarci andare a reazioni troppo emotive. Finché non sarà disponibile il vaccino, infatti, dovremo imparare a convivere con il virus perché abbiamo provato, sulla nostra pelle, quali sono state le conseguenze economiche della chiusura del Paese”: il sindaco di Lecce, dalla finestra aperta su facebook, ha fatto il punto della situazione, annunciando anche i prossimi provvedimenti del Comune.

Salvemini è partito, come sempre, dai numeri che fotografano la situazione sul profilo sanitario: “In Italia la situazione è stabile, il 50 percento dei casi positivi è concentrato in Lombardia e in misura minore in Piemonte. A Lecce dal 2 maggio non abbiamo registrato alcun nuovo contagio e attualmente ci sono 5 persone in cura”.

Nel Salento e in Puglia, quindi, è tutto sotto controllo e il governo lavora anche sul fronte delle aperture agli spostamenti tra regioni. Una questione cruciale per un territorio, come il nostro, che vive di turismo ma che ha scatenato lunghi e controversi dibattiti.

“Per affrontare al meglio l'arrivo dei turisti, in tanti suggeriscono il rilascio di una patente di immunità dal virus – ha commentato Salvemini – ma alcuni, come l'autorevole rivista Nature, frenano sul punto: la patente di immunità potrebbe non essere la soluzione perché non è ancora chiara la sua durata e anche i test sierologici sono considerati inaffidabili a causa degli alti numeri dei falsi positivi e negativi e perché creano una disparità di trattamento tra chi se li può permettere economicamente e chi no”.

“I governi devono quindi continuare ad agire su tre fronti: con i test, con il tracciamento delle catene di contagio e con il trattamento dei pazienti. Oggi l'organizzazione del sistema sanitario è migliore e la gestione del rischio meno complicata rispetto ai mesi di febbraio e marzo”, ha aggiunto il primo cittadino.

Salvemini ha rimarcato le pesanti ricadute economiche della pandemia sulle tasche dei cittadini e sulle casse degli enti pubblici. “Il governatore della Banca d'Italia immagina che ci vorrà diverso tempo per tornare alla normalità e auspica la costituzione di un nuovo patto sociale. Per quanto riguarda i Comuni, Anci si è fatta carico di trasferire le nostre preoccupazioni al governo centrale che ha previsto un finanziamento di 3 miliardi e mezzo nel decreto Rilancio. A Lecce spetteranno 5,6 milioni di euro”.

Soldi purtroppo insufficienti, secondo il sindaco, per sventare il rischio di default degli enti locali che si troveranno in seria difficoltà persino nell'erogazione dei servizi essenziali alla cittadinanza. “Lecce registra uno squilibrio di 15 milioni di euro dovuto alle minori entrate fiscali. Abbiamo chiesto aiuto all'esecutivo che si è impegnato a stanziare altri 3 miliardi di euro per evitare il rischio di fallimento”.

L'emergenza sociale e formativa

L'altro risvolto del Covid-19 è quello dell'emergenza sociale: il primo trimestre del 2020 è stato infatti segnato da un allargamento della forbice tra poveri e ricchi e da un notevole aumento delle famiglie che si sono trovate in affanno.

L'amministrazione di Palazzo Carafa ha annunciato di aver compiuto “uno sforzo immane” per garantire i buoni spesa a 3mila e 500 nuclei famigliari anche nei mesi di maggio e giugno: “Ci siamo riusciti mettendo insieme un finanziamento regionale, i fondi del nostro bilancio e le donazioni dei privati. Questa misura, importantissima, si affianca alle iniziative ancora in vigore di Lecce Solidale”.

Le famiglie beneficiare del buono saranno avvisate tramite whastapp e l'accredito arriverà direttamente sulla tessera sanitaria; tessera da esibire nel negozio convenzionato per procedere all'acquisto di beni alimentari e generi di prima necessità.

L'altra emergenza del Paese, ha ricordato Salvemini, è quella formativa: “Milioni di studenti e insegnanti sono stati costretti a proseguire la didattica a distanza a casa. Le scuole riapriranno secondo le linee guida decise dal governo sulle norme di distanziamento sociale ed è comprensibile la preoccupazione e l'affanno dei dirigenti scolastici che dovranno riprogrammare e riprogettare gli spazi: io sono sempre pronto a incontrarli per capire insieme come gestire questa nuova fase”.

Il sindaco ha infine rilanciato il suo invito, rivolto a tutti gli istituti del capoluogo, a permettere un incontro tra docenti e alunni per un ultimo, simbolico, giorno di scuola. E ha confermato la sua piena intenzione di mettere a disposizione i parchi pubblici per lo scopo.

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