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Giustizia sommaria ed eccessi dei mass media: l'appello dei sindaci

L'omicidio della giovane Noemi Durini ha investito direttamente Alessano e Specchia dove vivevano rispettivamente l'assassino, poi arrestato, e la vittima

ALESSANO/SPECCHIA – I sindaci più direttamente coinvolti dall’efferato omicidio della 16enne Noemi Durini lanciano un appello per fermare la tentazione della giustizia privata ma anche la spettacolarizzazione mediatica.

Si tratta di Francesca Torsello e Rocco Pagliara, primi cittadini rispettivamente di Alessano, nel cui territorio ricade la frazione di Montesardo dove è cresciuto il giovane assassino, e Specchia, il paese della vittima. Due centri separati da pochi chilometri e uniti in un tragico destino.

I due amministratori hanno firmato una nota congiunta nella quale chiedono alle comunità che rappresentano “e più in generale a quella salentina, di vivere i sentimenti di sgomento e di dolore per l’accaduto con il doveroso rispetto richiesto dalle circostanze”.

“Alessano e Specchia – è scritto nel comunicato - si sentono oggi più unite nella compartecipazione al dolore e nella condivisione della condanna alla violenza e alla sopraffazione. Ora è giusto che la giustizia e le istituzioni preposte a definire i contorni della vicenda operino in un clima sereno, che consenta di giungere alla verità dei fatti, nella convinzione che qualsiasi atto di ritorsione privata e di eccessiva spettacolarizzazione mediatica dell’accaduto danneggino il lavoro che con serietà e responsabilità è condotto dagli inquirenti”.

Nella tarda serata di sabato, due bottiglie con del liquido infiammabile sono state lanciate contro l’abitazione dei genitori del ragazzo, proprio a Montesardo. Sono rimaste inesplose, perché gli stoppini non sono stati accesi, ma l’episodio ha comunque portato all’innalzamento del livello di vigilanza presso le abitazioni delle due famiglie.

Torsello e Pagliara ricordano il vincolo che lega le due realtà del Capo di Leuca: “Le due comunità, inoltre, hanno recentemente consolidato un rapporto di collaborazione inerente le politiche di sviluppo del territorio alla luce di una visione che individua la cultura, la storia e le tradizioni come il terreno più congeniale per progettare un futuro di crescita e progresso per questa terra. Per questo vogliamo che i nostri concittadini si uniscano nella ferma condanna ad ogni gesto di violenza che oltraggia la dignità della persona e mina la fiducia nelle istituzioni coinvolte, che costituiscono comunque i capisaldi della nostra civile convivenza”.

Nel pomeriggio di oggi, intanto, sarà effettuata l’autopsia per stabilire le cause del decesso e l’arco temporale nel quale è effettivamente avvenuto.  

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