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Martedì, 16 Aprile 2024
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"Oncoematologia pediatrica non può più attendere, subito la convenzione"

Il consigliere regionale del Pd, Antonio Buccoliero, interroga il presidente della Giunta regionale, Onofrio Introna, ed all'assessore alla Sanità, Donato Pentassuglia per porre fine a ritardi nel polo oncologico leccese. Il personale scarseggia e la convenzione con il Bambin Gesù è in scadenza

LECCE - “Sono inaccettabili le inadempienze e i gravi ritardi che l’Unità operativa complessa di oncoematologia pediatrica è costretta, da tempo, a subire, soprattutto perché, a farne le spese, sono bambini, che hanno tutto il diritto di credere concretamente in una guarigione”. È quanto dichiara oggi il consigliere regionale del Partito democratico, Antonio Buccoliero, che ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta al presidente della Giunta regionale e all’assessore alla sanità.

L’unità, sita presso il polo oncologico “Giovanni Paolo II” di Lecce, è diretta dalla specialista Assunta Tornesello. Inutile dire che, essendo i pazienti bambini affetti da neoplasie, il compito sia particolarmente arduo e delicato. Eppure, fin dalla sua istituzione, rileva Buccoliero, l’unità “non ha mai avuto la dotazione organica prevista secondo delibera”. Questa presume che vi siano un dirigente di struttura complessa e sei dirigenti medici.

La copertura massima di organico è stata, per un periodo di circa dodici mesi, di 4/6medici. “Da ormai più di un anno è ridotta a 3/6 medici, compreso il primario, e dal primo luglio scorso è di 2/6 medici, sempre compreso il primario. Inoltre – aggiunge Buccoliero nella sua interrogazione -, dal primo settembre 2012 la dottoressa Tornesello è anche primario facente funzioni dell'unità operativa di oncologia”.

Il problema di un organico sotto la soglia è stato rappresentato più volte sia alla direzione di presidio, sia a quella generale. “I provvedimenti messi in atto sono risultati inefficaci – aggiunge Buccoliero - per due motivi: il primo, l'esiguità del numero di avvisi pubblici (uno solo negli ultimi due anni); il secondo, la difficoltà di reperire professionisti formati ed esperti della materia. A questo – precisa - ha contribuito anche la risposta negativa alla richiesta del reparto di mobilità extraregionale”.

Una soluzione prospettata fin da marzo è stata l'opportunità, grazie ad una decennale collaborazione scientifica con Franco Locatelli, attuale direttore del Dipartimento di oncoematologia pediatrica dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù, di stabilire una convezione che avrebbe garantito l'invio di un dirigente medico esperto per affiancare il primario nell’attività di assistenza e nell’eventuale formazione di nuovo personale.

Buccoliero (1)-2“Tale possibilità, inizialmente accolta e avviata nelle trattative dalla direzione aziendale - ricorda Buccoliero -, si è poi arenata per blocco da parte degli uffici regionali. Il rapporto lavorativo della dottoressa Tornesello è inquadrato, dal primo maggio 2012, in forma di convezione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ente cui afferisce e con il quale aveva terminato la disponibilità di aspettativa”.

“E’ stato espletato il concorso e dal primo ottobre è stata deliberata la nomina, ma a tutt'oggi la dottoressa Tornesello non ha firmato il contratto, soprattutto perché la situazione dell'unità operativa non garantisce la sopravvivenza della stessa. Considerato che la stessa dottoressa Tornesello si trova nell'incresciosa situazione di dover firmare le dimissioni da una posizione stabile per accettare una posizione precaria, revocabile nei mesi a venire per impossibilità di mantenere lo standard assistenziale e quindi la sopravvivenza dell'unità stessa”, tre sono le richieste espresse al presidente della Giunta regionale, Onofrio Introna, ed all’assessore alla Sanità, Donato Pentassuglia. 

La prima è di rinnovare urgentemente la convenzione in scadenza il 31 dicembre, congelando la nomina a primario e quindi la firma del contratto con l’Asl, in attesa di definire con chiarezza il futuro. La seconda, di ottenere il definitivo riconoscimento dell’Unità operativa complessa di oncoematologia pediatrica di Lecce come parte integrante della rete della Regione Puglia. Infine, la terza: ottenere la convenzione con l'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma come porta fondamentale di collegamento extraregionale ed internazionale per il futuro dell'unità come centro di riferimento locale.

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