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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Paninari", tavoli e sedie per una sola fila. Spiraglio dopo il divieto del regolamento

Il regolamento sulla "movida" non consente la consumazione a sedere, ma gli operatori temono un crollo degli incassi. Allo studio una determina di mediazione, mentre i tecnici di cinque assessorati preparano il testo sull'occupazione di suolo pubblico

LECCE – Nel settore della somministrazione di cibo e bevande, è guerra strisciante tra commercianti e titolari di licenze per fast food itineranti. E ciascun gruppo di interesse cerca sponde nei banchi della maggioranza di Palazzo Carafa. L’oggetto del contendere è l’occupazione del suolo pubblico, questione che si intreccia con quella della concorrenza con i locali pubblici e del decoro, particolarmente avvertito nel centro storico.

Su quest’ultimo versante è intervenuto di recente il regolamento sulla “movida” che ha di fatto sancito, all’articolo 8, il divieto di dislocare tavoli e sedie attorno o davanti ai caravan. Non che da un giorno all'altro tutti si siano adeguati, anzi, ma il timore di controlli ha indotto più di un operatore ad adeguarsi a quanto votato in consiglio comunale.

Ma i cosiddetti “paninari” non sono pochi e temono che le regolamentazioni in corso o di prossima adozione abbattano il loro volume di affari: le proteste sono state vibranti e per questo sarebbe pronta una determina dirigenziale che concede la possibilità di posizionare i tavoli in uno spazio di due metri di profondità per la lunghezza del mezzo.  In pratica il necessario per una sola fila.

Sulla vicenda si riunirà la prossima settimana la commissione Bilancio in seduta congiunta con Annona: in quell’occasione saranno convocati gli assessori Attilio Monosi  e Luciano Battista, ma anche il comandante della polizia locale, Donato Zacheo: i consiglieri comunali vogliono capire che tipo di controlli vengono fatti.

Non solo: all’orizzonte c’è la redazione delle nuove norme comunali sull’occupazione del suolo pubblico alle quali stanno lavorando tecnici di cinque settori diversi, Urbanistica, Ambiente, Attività produttive, Lavori pubblici e Mobilità. Uno degli obiettivi è di liberare il centro storico, ma anche il resto della città da strutture troppo ingombranti ed esteticamente difformi che spesso si trasformano in veri e propri locali.

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