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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Passa la magia, si contano i danni. Emiliano dichiara lo stato di crisi

Il sindaco di Lecce, il collega di Nardò e il consigliere regionale M5S si rivolgono a Michele Emiliano: al termine dell'ondata di maltempo, subito lo stato di calamità per le aziende salentine

LECCE  - La risposta è arrivata poco prima delle 20,30. In seguito al perdurare delle perturbazioni, con nevicate previste anche nelle prossime 24-36 ore, il Presidente della Regione, Michele Emiliano, ha deciso di dichiarare lo stato di crisi e di emergenza in Puglia.

Calamità. Questa la parola che circola da ieri tra gli amministratori delle comunità locali. Ad evocarla, fra gli altri, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone. Il primo cittadino si è rivolto al governatore tramite una missiva, scritta nel corso della mattinata, per richiedere la sua intercessione circa le zone colpite dall’ondata di maltempo che imperversa dalla vigilia dell’Epifania, in particolare per i danni all'agricoltura.

 “In questi ultimi giorni, il Salento e la città di Lecce sono stati sono stati investiti da consistenti precipitazioni nevose che hanno causato gravi danni economici alle aziende agricole e alle realtà produttive del territorio salentino”, ha infatti messo per iscritto il principale inquilino di Palazzo Carafa, nella nota inviata al governatore.

Una richiesta speculare giunge anche da una quindicina di chilometri più a sud: dal municipio di Nardò. Anche il sindaco Pippi Mellone ha infatti avanzato una identica richiesta al governatore Emiliano. La preoccupazione, anche sul versante neretino, è sempre lo stesso: il comparto agricolo. Vista la neve copiosa e i suoi effetti sul territorio neretino e sulle d’Arneo, Mellone chiede lo stato di calamità.

I danni più significativi, a detta dell’amministrazione comunale, sarebbero stati registrati relativamente alle colture di ortaggi e verdure, agrumeti, alle serre, ai vivai e anche agli allevamenti. Una conta definita “parziale, basata essenzialmente su una serie di segnalazioni già pervenute all’amministrazione comunale. Si attenderà la fine dell’ondata di maltempo per fare una verifica complessiva e per procedere poi con la integrazione alla richiesta, inviata oggi alla Regione Puglia, di attivazione della procedura per la dichiarazione dello stato di calamità naturale per danni all’agricoltura, ai fini dello stanziamento dei fondi per il risarcimento dei danni subiti. Si invitano gli agricoltori e le aziende colpite, pertanto, a rivolgersi all’Ufficio Agricoltura per denunciare e documentare i danni subiti”, dichiarano da Palazzo Personè.

Apprensione espressa anche da Cristian Casili, il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle. L’esponente pentastellato si è detto preoccupato per “le aziende zootecniche in ginocchio, agricoltori bloccati a causa delle strade ghiacciate, animali ormai allo stremo delle forze per la mancanza di cibo e acqua”. Il quadro dipinto non è dei più incoraggianti.  “Le tettoie sono crollate per il peso della neve sulle vacche immobilizzandole e costringendole ad una lunga agonia. - spiega il vicepresidente della V Commissione regionale a cui gli agricoltori si sono rivolti per chiedere aiuto -  Nelle campagne ci sono famiglie  con bambini senz’acqua da giorni e i trattori non riescono a spalare ghiaccio e neve. Le aziende da due giorni stanno buttando il latte perché non hanno più posto nei refrigeratori, latte munto da vacche ormai allo stremo delle forze. Le scorte di mangime sono  terminate e non è possibile far arrivare i camion del mangime”.

Anche Casili, così come Mellone, sottolinea le conseguenze provocate dal ghiaccio su agrumeti, vigneti, tendoni e su tutte le “coltivazioni più sensibili al gelo, destinate a seccare dopo il decongelamento.  Vento e gelo hanno bruciato gli ortaggi e ridotto gli alberi da frutto in stalattiti di ghiaccio. Una situazione di crisi vissuta anche dai vivaisti salentini, le cui serre sono crollate a causa delle abbondanti nevicate. Emiliano. dare il tuo numero per le emergenze va bene, purché non sia solo un modo per fare un po’ di scena. In quel caso sarebbe drammatico. Presidente guarda nelle foto sui social o sui giornali come sono ridotti gli agricoltori e datti da fare”, è l’esortazione del consigliere.

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