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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Pd, malesseri e nostalgie "renziane". L'accusa: "Lacrime di coccodrillo"

Mentre viene convocata l'assemblea provinciale del partito, con l'appello alla responsabilità, l'ex sindaco di Otranto Vetruccio replica: "Troppo tardi per piangere sull'occasione perduta. Dirigenti chiusi nel cerchio magico"

LECCE - Il tempo della riflessione e delle responsabilità. È questo il senso della convocazione della prossima assemblea provinciale del Pd, lanciata da Cosimo Durante, con un appello: "Adesso non sfuggiamo alle responsabilità”. All’indomani dell’esito delle politiche, appare chiara la necessità di una valutazione profonda del massimo organo collegiale del Pd per comprendere le ragioni della disfatta ed individuare soluzioni adeguate.

Eppure il dibattito pubblico, vive di "nostalgie" e, come detto dallo stesso leader Pierluigi Bersani, di "camionate di senno di poi", con particolare attenzione a quello che sarebbe potuto accadere se oggi il candidato fosse stato Matteo Renzi. Nomi importanti del panorama nazionale, come Massimo Cacciari, e come Gianluigi Pellegrino, già presidente della Provincia di Lecce, sono solo gli ultimi che hanno palesato questo rimpianto renziano.

A loro e a quanti oggi, però, ammettono un errore di valutazione, replica Francesco Vetruccio, già sindaco di Otranto e volto storico della sinistra salentina confluita nel Pd ed oggi capogruppo di maggioranza a Palazzo Melorio, parlando di "magra consolazione" nella lettura di commenti di quanti fanno a gara "a rivalutare una campagna elettorale gestita da Matteo Renzi e spargono lacrime sulla occasione perduta dal Pd".

"Nonostante appaia becero e scontato - afferma - quel 'l'avevamo detto, noi di  qui, di Otranto, patria di ben due senatori appena eletti (Dario Stefàno e Francesco Bruni, ndr) e di 800 santi in fieri,  pure ancora rimarcare l'enormità dello sbaglio commesso dalla classe 'dirigente' del nostro partito, non può che fare bene".

"Fa bene - prosegue Vetruccio - per comprendere quella 'gioiosa' incompetenza con la quale sono state formate le liste, fa bene per capire di quanti voti dispongono molte di quelle  persone che hanno riempito i primi 15 posti delle liste dopo il bluff delle primarie 'chiuse' all'interno del partito, fa bene per comprendere finalmente a bocce ferme,  i primi 3 punti del nostro nebuloso programma che non ha mai bucato il video e l'audio delle tv né tantomeno il cervello dei cittadini elettori".

"Non spetta certo a noi - sottolinea - amministratori di un paesello del profondo Sud ( uno dei soliFrancesco Vetruccio-2-2-2 tre comuni in provincia di Lecce in cui Renzi abbia vinto con ampia maggioranza alle primarie ),   dare  colpe e meriti, ma dopo le insolenze subite per la nostra 'insubordinazione' durante il nostro impegno per Renzi, forse più di qualcuno dovrebbe cercare di elaborare una diversa strategia e rendersi conto che non ci si tutela chiudendosi nel proprio 'cerchio magico' e piegandosi alla sola supponente, analisi del leader".

Vetruccio si dice già pronto a sentire le "solite analisi dai soliti noti": "La politica - evidenzia - ha le sue regole e  forse i grillini e la fronda saranno riassorbiti e Renzi con essa, può darsi. . .  senza  soldi, in politica, non si va da nessuna parte, può essere vero... ma nessuno ci può togliere la speranza che un giovane segretario al posto di quello impostoci con le primarie di partito, prima di giungere alle stesse conclusioni della nostra attuale 'nomenklatura', facendosi una 'solida' posizione,  spenda un pò dei suoi giovani anni a mettere una toppa alla emorragia di speranze ed ideali a cui stiamo assistendo e alla rovina economica che potrebbe abbattersi in un vicino prossimo futuro sui nostri figli".

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