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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Per il Pdl le incognite della prima volta. E il Terzo polo assiste sornione

Per il partito di maggioranza Pdl l'obbligo morale di mobilitare almeno 10mila elettori. Il centrosinistra attende al varco un passaggio a vuoto. Intanto Buccoliero insiste: "Nessun inciucio, meglio da soli"

 

LECCE - Ora l'onere della mossa spetta al Pdl che, pur tra qualche perplessità, non potrà tirarsi indietro. Le primarie alla fine si faranno e non sarà certo facile allestirle.  Sia perchè per il centrodestra si tratta della "prima volta", sia perchè, a fronte degli 8mila votanti del centrosinistra, il 23 gennaio, ci vorrà una capacità di mobilitazione non indifferente per portare almeno 10mila elettori al voto. Un numero inferiore sarebbe uno smacco e un argomento di non secondaria importanza per Loredana Capone
 
Insomma, Paolo Perrone si ritrova "prigioniero" di una sua stessa provocazione. Fu proprio il primo cittadino a dirsi disponibile - in tempi non sospetti - ad un passaggio pre-elettorale. Allora lo fece per stanare Adriana Poli Bortone che, invece, oggi potrebbe essere la candidata ufficiale del Terzo Polo. Senza Perrone, del resto, l'alleanza Pdl-Udc sarebbe cosa fatta. Con la riconferma del sindaco, suffragata dall'esito della consultazione che a questo punto dovrebbe tenersi il 6 marzo o la domenica precedente, prende sempre più quota l'ipotesi di una candidatura autonoma dei centristi. Dopo il primo turno i conti si faranno numeri alla mano. E Paolo Pagliaro, leader di Alleanza per il Salento, ne uscirà comunque più forte.
 
Buccoliero, Moderati e popolari, frena: "Gli elettori penserebbero ad un inciucio".
 
Dopo la convention riparatoria di ieri - quella convocata lo scorso fine settimana fu quasi disertata - la mozione unitaria di Alleanza per Lecce alla fine c'è stata, ma le interpretazioni della stessa non sono esattamente sovrapponibili. C'è infatti chi continua ad insistere sulla necessità di una corsa in solitaria verso Palazzo Carafa. 
 
E' il caso di Antonio Buccoliero, leader di Moderati e popolari, che nei giorni scorsi è arrivato a mettere in discussione la tenuta della federazione delle forze territoriali e che oggi rilancia la sua posizione: “La possibilità remota che il Pdl accetti di fare le primarie con Apl ci mette subito in campo per affrontare le sfide del cambiamento della città, l’individuazione dei bisogni e delle priorità dei leccesi, per costruire tutti assieme una città solidale, moderna, accogliente, a misura d’uomo.” 
 
Antonio Buccoliero-3-6L'ex consigliere regionale si dice convinto che il Pdl non raccoglierà il guanto della sfida, perchè, così facendo, avallerebbe un giudizio negativo sull'amministrazione uscente o le perplessità di chi ritiene - e nel centrodestra non sono pochi, al di là delle dichiarazioni ufficiali - che Paolo Perrone non sia il miglior candidato possibile. Ma, secondo Buccoliero, non sarebbe nemmeno nell'interesse di Apl impegnarsi nelle primarie. 
 
“Le migliori ragioni della necessità di evitare di accettare le sabbie mobili delle primarie risiedono nella necessità che il Movimento Regione Salento si distingua nettamente dal malgoverno degli ultimi anni. La gente e gli elettori non capirebbero. Penserebbero ad un inciucio tra il Pdl ed il movimento stesso con sottostanti accordi pagati chissà a quale prezzo e chissà con quale moneta. La freschezza del progetto politico, che non è essere contro il centro sinistra o contro il centro destra, ma essere nuova classe dirigente capace di ideare e proporre concretamente la crescita sociale e civile della città di Lecce, potrebbe essere perduta e con essa potrebbe calare l’attenzione ed il consenso su un movimento spontaneo che ha creduto di poter davvero cambiare le cose”.

 

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