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Perrone: Rotundo, perché non ti confronti sulle tasse?

Il vicesindaco di centrodestra attacca l'avversario di centrosinistra. "Invitato da Confindustria con gli altri candidati ad un dibattito sul tema, ha dato forfait solo 10 minuti prima"

"Perché Rotundo rifiuta il confronto sulle tasse?" La domanda se la pone Paolo Perrone, candidato sindaco del centrodestra. "Invitato da Confindustria ad un confronto con gli altri candidati sindaco sul tema delle tasse locali, accetta e conferma la presenza fino a dieci minuti prima dell'inizio dell'appuntamento. Poi si ritira misteriosamente. E, sia chiaro, solo 10 minuti prima dell'inizio, probabilmente per rinforzare furbescamente i motivi della rinuncia e per non dare occasione agli altri di "sfruttare" la vicenda".

"Noi, infatti, non intendiamo sfruttarla e metterla puntigliosamente a fuoco come avrebbe fatto lui e ha fatto qualche giorno fa - dice ancora Perrone -, ma ai cittadini abbiamo il dovere di raccontare le cose per bene. Il tema delle tasse è quello a cui Antonio Rotundo ed indistintamente tutti i suoi compagni di squadra (nelle formazioni romane, baresi e leccesi) sono allergici".

"Che cosa mai avrebbe potuto raccontare di fronte al rappresentante dell'amministrazione comunale che ha fatto delle proprie politiche in tema di fiscalità un punto di forza, che ha tenuto l'imposta sugli immobili al livello più basso in Italia, e che ha tenuto sempre a zero l'addizionale Irpef?", si domanda ancora Perrone. Che così conclude: "Per le sue ormai proverbiali fantasie elettorali non c'era davvero posto. Meglio nascondersi. O raccontare di presunte voragini nei conti per liberarsi le mani e metterle dopo nelle tasche dei cittadini".

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