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Tra Kate Moss e Hugh Grant, il sindaco replica alla Capone

Al finissage della mostra fotografica di Uli Weber, a Palazzo Vernazza, Paolo Perrone risponde all'accusa di secessionismo ricevuta dalla candidata del Pd in merito al probabile accordo tra Pdl-Apl

LECCE - Faranno tappa a New York e a Milano alcune delle fotografie della mostra di Uli Weber, che ha chiuso i battenti il 15 gennaio riscuotendo il consenso del pubblico che ha affollato per un mese il ritrovato scrigno di Palazzo Vernazza, per il quale si annuncia un futuro come contenitore culturale orientato alle suggestioni internazionali, sotto il patrocinio di una fondazione partecipata.

Ma tra un primo piano di Hugh Grant e la panoramica sullo staff di Radio Deejay, tra la sensualità di Kate Moss e i morbidi scatti del barocco leccese, il sindaco Paolo Perrone è tornato sulla polemica scaturita intorno al presunto baricentrismo nella destinazione dei fondi alla cultura, accusa di cui lo stesso sindaco si era reso promotore parlando della differenza di trattamento tra il Bari international film festival (Bifest) e Il Festival del cinema europeo. Un milione e 300mila euro al primo (ma di fondi europei), 80 mila al secondo (di cui 40 in servizi). 

La risposta da parte dell'istitutizione regionale è arrivata subito con le dichiarazioni dell'assessore Silvia Godelli: il Comune di Lecce non ha fatto alcuna richiesta di finanziamento per accedere alle risorse comunitarie. Su questo botta e risposta si è accesa una polveriera ad ampio raggio, che ha coinvolto anche la vice presidente della Regione e candidata del Pd alle primarie, Loredana Capone, e il Movimento Regione Salento. E la cultura, naturalmente, è diventata pretesto per la campagna elettorale che entrambi gli schieramenti hanno avviato già da tempo. 

vernazza-2Rispetto ai mesi scorsi del resto, qualcosa è cambiato rispetto alle rivendicazioni autonomiste del gruppo che fa capo a Paolo Pagliaro. Se all'inizio era il Pd, attraverso le dichiarazioni di autorevoli esponenti come il segretario cittadino, Fabrizio Marra, o il dirigente Umberto Uccella, aveva auspicato un'interlocuzione con la federazione di liste di Alleanza per il Salento in vista di un allargamento della coalizione da opporre al sindaco uscente e ricandidato, nelle ultime settimane si è registrato un rapido avvicinamento tra gli autonomisti e il Pdl. E si attende solo l'esito della convention del 21 e 22 gennaio per capire se Apl presenterà un suo candidato (Paolo Pagliaro) in alternativa a Perrone ma nell'ambito di primarie di coalizione, oppure se correrà con il Terzo Polo in attesa del secondo turno delle amministrative. 

"Secessionista" ha detto Loredana Capone al primo cittadino, sollecitando anche un confronto pubblico. Perrone ha risposto: "Ne discuterò con il candidato vincitore delle primarie del centrosinistra, quindi bisogna attendere il 22". E sulla proposta dell'istituzione della Regione Salento, che nelle ultime ore ha tratto nuova linfa dalle suddette polemiche, ha chiarito: "Sono contrario come sempre è stato il Pdl alla creazione di una nuova entità giuridica, ma della battaglia di Pagliaro sposo le rivendicazioni a tutela del territorio. Questo è un tema decisivo per il futuro".

Ma il sindaco ha voluto anche approfondire il tema dei finanziamenti al Bifest: "Non è stato fatto alcun avviso pubblico, non capisco a quale bando avremmo dovuto aderire. E' stata una precisa scelta della Regione Puglia". Lo scontro politico è destinato a continuare. Mercoledì mattina il Partito democratico ha convocato una conferenza il cui oggetto è tutto un programma: "Caro Perrone, non solo cinema. Parliamo di quartieri", sui finanziamenti erogati dalla Regione.

Il commento di Pagliaro: "Presto il sindaco si convincerà che la Regione Salento è necessaria".

 

Dopo le dichiarazioni del sindaco, Paolo Pagliaro ha diramato una nota: "Prendiamo atto delle dichiarazioni del sindaco Paolo Perrone ma siamo certi che presto anch’egli si convincerà della necessità della Regione Salento. Lui come molti altri. Sono i numeri, i dati, le percentuali, il bari-centrismo e le storture della Regione Puglia a rafforzare il progetto dell’autonomia regionale. Si tratta di una battaglia di sostanza, di una battaglia per il territorio e non ideologica, pensata nell’ambito di una visione riformista della cosa pubblica e di un modello innovativo del regionalismo italiano. Non abbiamo dubbi è solo questione di tempo il sindaco e tutti gli altri se ne convinceranno".
 

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