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Sanità a singhiozzo, riparte dal "Vito Fazzi" lo scontro politico

Liste d'attesa, carenza di personale e di macchinari. Perrone passa in rassegna il nosocomio ed elogia il lavoro di medici e infermieri "in perenne emergenza". Messaggio a Vendola: "Sul Salento è troppo distratto"

LECCE - Ironia della sorte. Se il sindaco Paolo Perrone non avesse annunciato questa visita all'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, l'ex assessore Giuseppe Ripa sarebbe ancora al suo posto. E' sulla bacheca di Facebook del sindaco, infatti, che si è consumato il botta e risposta con la vice presidente della Regione, Loredana Capone, nel quale si è inserito l'amministratore con dichiarazioni talmente infelici da costringerlo alle dimissioni nel giro di 24 ore. Ma è già acqua passata. 

Oggi il primo cittadino ha passato in rassegna molti dei reparti del nosocomio leccese, incontrando medici e personale paramedico. Lo avrebbe voluto fare in compagnia della Capone ma il suo "provocatorio" invito era stato subito declinato per impegni instituzionali già calendarizzati. Un "giro" tra le corsie, quello di Perrone, proprio come fanno i primari. Anzi, un "largo raggio", mutuando l'espressione cara alle forze dell'ordine, per avere contezza delle condizioni in cui quotidianamente si lavora nel più grande ospedale del Salento. Prima di spostarsi nel pronto soccorso, dove già aveva trascorso qualche l'ultimo giorno dell'anno, Perrone si è fermato a discutere con i cronisti su quanto emerso e di novità, a dire il vero, ce ne sono davvero poche.

Ci sono problematiche generali, come l'assenza di programmazione, il mancato utilizzo di tutti i fondi disponibili, l'avvio di cantieri mai portati a termine e poi nodi specifici per ogni struttura: dall'assenza di macchinari alla carenza di organico. Ed una serie di effetti collaterali che si riverberano sulla qualità della degenza che talvolta, ha detto Perrone, viene artificiosamente allungata dalla necessità di attendere che si liberi la sala operatoria. La sintesi è quella di una sanità a singhiozzo, di un continuo stato di emergenza dove "gli standard minimi sono garantiti dalla dedizione del personale". Per questo il sindaco, che è anche la massima autorità sanitaria del territorio, ha voluto pubblicamente ringraziare coloro che lavorano al "Fazzi".

foto (2)-2-4Perrone è stato accompagnato nella visita dai consiglieri regionali Roberto Marti e Saverio Congedo, dai consiglieri comunali Gianluca Borgia, Daniele Montinari, Vittorio Solero (con la moglie, Filomena D'Antini, assessore provinciale) e dall'assessore all'Urbanistica Severo Martini che di professione è medico. Una vera e propria delegazione, con i protagonisti più frequenti della battaglia con il centrosinistra sul tema della sanità. Inevitabile il riferimento alla potestà regionale sulla gestione della sanità: "Ho l'impressione che su questi temi Vendola sia molto distratto, e sul Salento in particolare", ha detto Perrone prima di recarsi dal direttore generale dell'Asl, Valdo Mellone, per un saluto di cortesia.

Riparte dunque dalla sanità l'offensiva del centrodestra e sarà questo uno degli argomenti privilegiati dello scontro elettorale. Ci sono state già un paio di anteprime, ma il "bello" verrà dopo il 22 gennaio perchè è chiaro - a giudicare le prime mosse del sindaco e del suo staff - che se dovesse prevalere Loredana Capone, che della Regione è la vice presidente, nelle primarie del centrosinistra, il baricentro della discussione si sposterà più su Bari che su Lecce. Continuano intanto le grandi manovre delle segreterie: per il Pdl è sempre più vicina un'intesa con l'Udc, almeno a livello amministrativo, anche perchè lo scenario nazionale - estromesso Berlusconi dal governo - è cambiato e la pregiudiziale di Casini venuta meno. Le trattative sono in corso e le dichiarazioni delle parti sono sempre più reciprocamente comprensive. 

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