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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piconese apre, i renziani si smarcano: “L’8 dicembre tutti a casa”

La componente che fa capo al sindaco di Firenze ritiene oramai secondaria la partita provinciale, viziata da polemiche e anomalie sul tesseramento. Da Bari arrivano i commissari regionali, ma le assemblee nei vari circoli proseguono regolarmente

LECCE - Commissari di commissari. Un po' come avveniva per gli spingitori di spingitori di cavalieri descritti da Vulvia, il personaggio femminile impersonato da Corrado Guzzanti nella trasmissione televisiva L'ottavo nano. La vicenda del Pd salentino diventa ogni giorno più kafkiana. La commissione nazionale di garanzia del Partito democratico, investita della polemica vicenda alimentata dai sospetti di irregolarità nei tesseramenti in provincia di Lecce, si è tratta ieri sera d'impaccio affidando al livello regionale il controllo sulla regolarità dei congressi di circolo. Come se l'allarme lanciato dalla commissione provinciale, che aveva discusso animatamente la questione insieme all'inviato romano, il deputato Roberto Morassut, non fosse stato preso sul serio fino in fondo. L'iter, la cui conclusione è prevista per l'8 di novembre con l'elezione del segretario provinciale, va dunque avanti.

Ma le novità più interessanti sono maturate nelle ultime ore: ad una conferenza stampa dell'area Renzi - capitanata da Paolo Foresio - ha fatto riscontro un appello alla distensione e alla collaborazione per il rinnovamento da parte di Salvatore Piconese, che ad oggi ha ottenuto il maggior numero di delegati nei congressi di circolo. Un'apertura rivolta agli altri candidati, ma soprattutto ai sostenitori del sindaco di Firenze perché ritenuti i più interessati ad un reale cambiamento del partito: "Propongo di spostare in avanti il confronto - queste le parole di Piconese -: il congresso si avvia alla sua naturale conclusione. Qualunque sarà il risultato dobbiamo sentirci partecipi di un impegno comune per ridare slancio al partito, per tornare ad occuparci dei grandi temi che travagliano la società salentina".

Ma i renziani fanno spallucce e confermano di ritenere oramai secondaria la questione provinciale, spostando la partita al contesto nazionale: "Le persone non capirebbero quale rinnovamento possa venire da chi sostiene Gianni Cuperlo contro Matteo Renzi", ha replicato Foresio. Del resto, i toni giù utilizzati solo un paio d'ore prima assomigliavano di più ad una resa dei conti che ad una dialettica interna: "L'8 dicembre (data delle primarie per la scelta del segretario, ndr) vi manderemo comunque a casa", aveva profetizzato il capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Lecce.

Foresio ha ribadito che le condizioni per la sospensione della fase congressuale in atto sul territorio salentino c'erano e ci sarebbero tutte, alla luce delle anomalie registrate di giorno in giorno in più comuni: "Per misere postazioni di potere è stato prodotto un danno d'immagine al partito senza precedenti". Il giovane esponente democratico ha precisato anche che, se fosse per lui, i delegati della'area Renzi potrebbero anche disertare il congresso provinciale oppure partecipare al dibattito e poi disertare la sala al momento del voto. All'incontro di questa mattina hanno partecipato, oltre al candidato Edoardo Santoro, anche la consigliera comunale di Lecce Angela Leucci (eletta in una civica che sosteneva Loredana Capone che sta invece con Piconese) e Angelamaria Spagnolo, già componente nella scorsa consiliatura del gruppo Pd a Palazzo Carafa. Da parte di tutti l'invito a moderare i toni, con esplicito riferimento a Gabriele Abaterusso, braccio destro di Piconese, che ha paragonato Salvatore Capone, già segretario provinciale e ora parlamentare, al capitano Schettino, principale imputato per il drammatico naufragio della Costa Concordia.

Ieri, intanto, sono stati celebrati altri quattro congressi: a Squinzano tre delegati sono andati alla mozione di Salvatore Piconese (uno a Santoro); Vincenzo Toma ha vinto a Corigliano d'Otranto (due delegati) e San Cassiano (uno); a Cannole, infine l'ha spuntata Alfonso Rampino. Ad oggi - dopo 28 votazioni - la situazione vede Piconese in testa con 25 delegati, segue Toma con 20, Rampino con 13 e Santoro con 10. Di qui al 3 novembre si terranno tutti i 57 restanti congressi di circoli che eleggono almeno un delegato, per un totale di 132.

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