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Piove nella scuola. E la politica si fa in quattro

I ragazzi del Liceo scientifico Vanini di Casarano denunciano disservizio. Botta e risposta tra il sindaco De Masi e la Provincia di Lecce. Ma stupisce la tempestività sulla risoluzione del problema

CASARANO - Il dubbio, anzi una cattiveria bella e buona, lo diciamo subito, ci potrebbe pure stare. Quante scuole ci sono nella provincia di Lecce con solai e muri che dopo un acquazzone trasudano acqua? Ce ne sarà più di qualcuna, immaginiamo. E' quasi un fatto endemico, non certo normale. Ma tant'è. E ogni qualvolta che alunni, genitori e insegnanti, nel corso degli anni, lontano da appuntamenti elettorali, si sono lamentati della disfunzione, quanta rilevanza si è dato al problema e dopo quanto tempo gli enti preposti al decoro degli edifici pubblici, hanno risposto tempestivamente alle richieste di intervento dei cittadini?

Bene. Oggi, siamo rimasti piacevolmente sorpresi per la solerzia e il modo con cui Comune di Casarano, Provincia di Lecce e perfino gli alunni e i loro rappresentanti di'istituto hanno affrontato la questione, attraverso un flusso benevolo e chiarificatore di comunicati stampa inviati dalle rispettive sedi agli organi d'informazione. Una sorta di tempo reale che ci ha tenuto informati sulle trattative, promesse e precisazioni riguardo alle competenze e a chi toccherà fare smettere i muri piangere ad ogni pioggia. Sarà il clima pre-elettorale, dove ogni problema che interessa il cittadino gode ad un tratto, meravigliosamente, di così tanta attenzione? Ma no. E questa è la cronistoria.

La mattina inizia con un mail inviata dai rappresentanti d'istituto: "Salve, siamo i rappresentanti d'istituto del Liceo Scientifico Vanini di Casarano. Ci rivolgiamo a questo giornale per cercare spazio (…) perché abbiamo bisogno di farci sentire. Vogliamo porre all'attenzione di tutti le incresciose situazioni verificatesi mercoledì 10 marzo nella sede succursale di via Sesia, dopo la fitta ed incessante pioggia che ha colpito il nostro territorio. Corridoi ed aule allagate, soffitto gocciolante, cadute di calcinacci e qualche ragazzo che ha pagato lo stato increscioso dei pavimenti con qualche scivolata, fortunatamente solo in parte dannosa e non troppo grave.

Sappiamo per certo che il degrado dell'istituto di via Sesia, che dovrebbe essere di proprietà comunale in concessione alla scuola, è stato più volte evidenziato negli anni scorsi, ma a quanto pare inutilmente. Ora, deve necessariamente verificarsi qualcosa di eccessivo o peggio irrimediabile affinché chi di competenza si occupi della faccenda? Quanto ancora dobbiamo aspettare per vedere sistemata una volta per tutte l'annosa questione di via Sesia? Noi ci siamo stancati, anche perché abbiamo vissuto in prima persona il clamoroso disagio di ieri, decidendo conseguentemente a questo di scioperare nella mattina di venerdì 12, restando simbolicamente fuori dal plesso della succursale per il tempo delle lezioni o nell'atrio in caso di condizioni metereologiche nuovamente ostili, sperando di attirare finalmente l'attenzione di chi è chiamato a risolvere questo problema, che ovviamente non può essere scaricato sulle spalle del Preside ed in generale sugli organi interni del Liceo, non avendo questi alcuna competenza in materia. Vorremmo inoltre porre questo intervento all'attenzione dell'assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Lecce, Marcella Rucco, dell'assessore Gianni Stefano e del Consigliere Gabriele Caputo perché componenti eletti a Casarano e comunque di riferimento nel basso Salento".


E sempre in mattinata il sindaco di Casarano Ivan De Masi, non perde tempo è incontra i ragazzi e i rappresentanti d'istituto. Il cronista al telefono: Pronto, ragazzi, allora, cosa è questa faccenda della scuola? "Guardi, adesso siamo col sindaco, dobbiamo sentirci dopo…". Straordinario.

Lo spiegherà poi il primo cittadino di Casarano (centro sinistra) che l'edificio è di proprietà del Comune ma che è in locazione all'Ente provinciale (centro destra). Ma intanto, siamo già in tarda mattinata, e la Provincia dirama una nota a firma dell'assessore Gianni Stefano, che riportiamo integralmente, per non alterare contenuto e vigore: Le problematiche strutturali e le sconvenienti carenze che attanagliano - sotto gli occhi di tutti - l'immobile che ospita a Casarano la succursale del Liceo Scientifico "Vanini" non sono certo da attribuirsi all'Amministrazione provinciale, come qualcuno vuole strumentalmente far credere oggi.

Ricordo a quanti attribuiscono alla Provincia le colpe dello stato di degrado della scuola che la Provincia stessa è da mesi in attesa di una risposta da parte del sindaco di Casarano, circa la possibile cessione della struttura in comodato gratuito proprio alla Provincia, che sarebbe pronta a riqualificarla, tanto che ha già ufficialmente avanzato la possibilità di prendersi in carico la manutenzione straordinaria.

Nonostante incontri ripetuti e sollecitazioni, però, questa richiesta di affidare alla Provincia la manutenzione straordinaria dell'immobile è rimasta lettera morta, e giace direttamente nell'ufficio del sindaco di Casarano, a cui occorrerebbe a buon titolo indirizzare ogni lagnanza.

Le criticità della scuola, infatti, non sono certo di piccolo rilievo o rimediabili con una semplice manutenzione ordinaria del bene, perché riguardano la struttura nella sua interezza, tra infiltrazioni e problemi importanti di ordine strutturale.

La Provincia vuole prendersi carico di queste criticità, attende solo un segnale da chi strumentalmente attribuisce altrove le colpe di tali pericolose e improduttive inerzie e strumentali temporeggiamenti.


Mezzora fa la mail del sindaco di Casarano De Masi. Riserviamo medesimo trattamento anche lui, riportando senza togliere un virgola la sua posizione: L'immobile in questione, che in occasione delle copiose piogge dei giorni scorsi era stato letteralmente invaso dall'acqua, è di proprietà comunale, ma è stato dato in locazione alla Provincia. Quest'ultima è tenuta alla manutenzione ordinaria. Al Comune, invece, spetta la manutenzione straordinaria.

Gli studenti dello scientifico hanno interpellato la Provincia, il Comune, l'Asl ed i Vigili del Fuoco, per cercare di venire a capo dell'incresciosa situazione. Ed è proprio dai Vigili del Fuoco, di concerto con l'Ufficio tecnico provinciale, che giungono notizie rassicuranti in merito all'assenza di problemi di natura statica. È emerso, inoltre, come la struttura necessiti di interventi di manutenzione ordinaria e di lavori di adeguamento alle norme igienico-sanitari.

Il Comune è al fianco degli studenti, dei docenti e dei genitori, nel tentativo di venire a capo, in tempi rapidissimi, di questo problema. Siamo disponibili a rinunciare anche ai canoni di locazione in modo tale da mettere la Provincia nelle condizioni di intervenire e portare a termine gli interventi necessari. È giusto ricordare che, se si è giunti a questa situazione, è perché la manutenzione ordinaria negli scorsi anni non è stata effettuata. La reiterata mancanza di manutenzione ordinaria ha creato le condizioni per richiedere interventi straordinari.

Siamo convinti che bisogna intervenire subito. Per questo non sono disposto ad attendere la convocazione di un tavolo tecnico, che, a questo punto, non potrebbe far altro che allungare i tempi di intervento. Per altro, proprio dopo l'assemblea degli studenti, tutti i soggetti coinvolti nella questione hanno avuto modo di confrontarsi nell'ufficio del Preside, stabilendo tempi, modalità e responsabilità degli interventi.

In merito ad un'ipotetica richiesta della Provincia di avere in comodato gratuito lo stabile di via Sesia mi corre l'obbligo di precisare che, da quando sono sindaco, in nessun ufficio comunale è giunta una comunicazione del genere. Ad ogni modo, vorrei fosse chiaro che non siamo disposti a questo tipo di soluzione, né, tanto meno, alla cessione definitiva a titolo gratuito. Il nostro Comune non è nelle condizioni di poterlo fare. Scartata l'ipotesi del comodato gratuito e della cessione a costo zero, le uniche alternative possibili sono o la ristrutturazione da parte della Provincia a compensazione dei canoni o il suo abbandono e la restituzione dell'immobile al comune
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