Polemica a Palazzo dei Celestini su società partecipate
Scontro maggioranza-opposizione sulle società partecipate: il Pd accusa la fretta con cui si è affrontata in consiglio la discussione. Ciardo (Pdl): "Da noi apertura. Ma decidiamo in autonomia"
Redazione
21 dicembre 2009 20:17
LECCE - È polemica a Palazzo dei Celestini in merito alla questione delle società partecipate: il Partito Democratico critica la maggioranza di Gabellone, per la scelta di approvare con fretta lo spoil system delle società partecipate, portando in consiglio un atto così delicato, facendo seguito, tra l'altro, alle dichiarazioni di qualche consigliere provinciale, "già calatosi nelle vesti di amministratore unico di Alba Service"
"Le dichiarazioni pubbliche ascoltate dai banchi del centrodestra nell'odierno consiglio provinciale - affermano dal Pd -, sono la chiara testimonianza di quanto affermato dalla minoranza. Il gruppo consiliare Pd alla Provincia di Lecce, nel corso della seduta consiliare tenutasi oggi, ha confermato la propria esplicita volontà di voler riorganizzare le partecipate, adducendo a conforto le delibere consiliari approvate dalla precedente amministrazione provinciale".
"Ciò - sottolineano - che ci ha contraddistinto rispetto al centrodestra su questa vicenda è il mancato rispetto delle ragioni della minoranza, che avrebbe voluto dare il proprio contributo propositivo con un maggiore approfondimento dell'argomento. Ribadiamo di aver incontrato un muro alla richiesta di discutere preventivamente delle sorti dei lavoratori (vedi Salento Energia); sottolineando l'importanza degli emendamenti proposti dal consigliere Vittorio Potì, condivisi dal gruppo Pd. Per tali ragioni, il gruppo consiliare Pd ha contestato l'intero impianto deliberativo che ha tutto il sapore dell'ansia di occupare poltrone".
Pronta la replica del centrodestra, affidata al capogruppo Pdl, Biagio Ciardo, che ha sottolineato la piena autonomia della maggioranza nel vagliare la situazione delle società partecipate, pur avendo dimostrato atteggiamento di apertura verso tutte le forze di opposizione, per "non privare il dibattito del loro prezioso contributo a dimostrazione che cerchiamo sempre il massimo coinvolgimento del consiglio".
Ciardo definisce "ingenerosa" l'accusa dell'opposizione, secondo cui sull'argomento ci sarebbe stata una frettolosa discussione in commissione, ricordando quante volte, in passato, si siano trattati "argomenti importanti anche all'ultimo momento per venire incontro alle esigenze della vecchia maggioranza". Gli obiettivi della maggioranza sono la ristrutturazione organizzativa e funzionale per migliorare la qualità dei servizi e delle prestazioni, la qualifica della spesa, la riduzione degli oneri finanziari a carico del bilancio dell'ente. Quante sulla gestione di Stp, Ciardo evidenzia che questa amministrazione non possa avere direttamente responsabilità sui disservizi, vista che la gestione è affidata a persone incaricate dalla precedente maggioranza.
Sui lavoratori, Ciardo assicura che l'amministrazione farà l'impossibile "per garantire l'occupazione senza perdere un solo posto di lavoro".
"Non accetto - conclude - l'accusa dell'opposizione, secondo cui noi non collaboriamo per antica cultura di appartenenza. Io dico l'esatto contrario: in questo modo si manifesta la cultura della vecchia sinistra che considerava antropologicamente diversi gli avversari e li collocava fuori della democrazia".
"Le dichiarazioni pubbliche ascoltate dai banchi del centrodestra nell'odierno consiglio provinciale - affermano dal Pd -, sono la chiara testimonianza di quanto affermato dalla minoranza. Il gruppo consiliare Pd alla Provincia di Lecce, nel corso della seduta consiliare tenutasi oggi, ha confermato la propria esplicita volontà di voler riorganizzare le partecipate, adducendo a conforto le delibere consiliari approvate dalla precedente amministrazione provinciale".
"Ciò - sottolineano - che ci ha contraddistinto rispetto al centrodestra su questa vicenda è il mancato rispetto delle ragioni della minoranza, che avrebbe voluto dare il proprio contributo propositivo con un maggiore approfondimento dell'argomento. Ribadiamo di aver incontrato un muro alla richiesta di discutere preventivamente delle sorti dei lavoratori (vedi Salento Energia); sottolineando l'importanza degli emendamenti proposti dal consigliere Vittorio Potì, condivisi dal gruppo Pd. Per tali ragioni, il gruppo consiliare Pd ha contestato l'intero impianto deliberativo che ha tutto il sapore dell'ansia di occupare poltrone".
Pronta la replica del centrodestra, affidata al capogruppo Pdl, Biagio Ciardo, che ha sottolineato la piena autonomia della maggioranza nel vagliare la situazione delle società partecipate, pur avendo dimostrato atteggiamento di apertura verso tutte le forze di opposizione, per "non privare il dibattito del loro prezioso contributo a dimostrazione che cerchiamo sempre il massimo coinvolgimento del consiglio".
Ciardo definisce "ingenerosa" l'accusa dell'opposizione, secondo cui sull'argomento ci sarebbe stata una frettolosa discussione in commissione, ricordando quante volte, in passato, si siano trattati "argomenti importanti anche all'ultimo momento per venire incontro alle esigenze della vecchia maggioranza". Gli obiettivi della maggioranza sono la ristrutturazione organizzativa e funzionale per migliorare la qualità dei servizi e delle prestazioni, la qualifica della spesa, la riduzione degli oneri finanziari a carico del bilancio dell'ente. Quante sulla gestione di Stp, Ciardo evidenzia che questa amministrazione non possa avere direttamente responsabilità sui disservizi, vista che la gestione è affidata a persone incaricate dalla precedente maggioranza.
Sui lavoratori, Ciardo assicura che l'amministrazione farà l'impossibile "per garantire l'occupazione senza perdere un solo posto di lavoro".
"Non accetto - conclude - l'accusa dell'opposizione, secondo cui noi non collaboriamo per antica cultura di appartenenza. Io dico l'esatto contrario: in questo modo si manifesta la cultura della vecchia sinistra che considerava antropologicamente diversi gli avversari e li collocava fuori della democrazia".
Redazione
21 dicembre 2009 20:17
