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Politica San Cesario di Lecce

Polemica sul consiglio e sulle aliquote Imu. Romano risponde alla minoranza

Il primo cittadino replica alle contestazioni di Coppola e Ciricugno, in merito alla convocazione dell'assise consigliare e alla relativa discussione sull'imposta: "Modo di agire incomprensibile e di altre ere politiche"

SAN CESARIO DI LECCE – “Sono profondamente dispiaciuto che i consiglieri Coppola e Ciricugno, convinti della bontà e dell’utilità della loro azione ostruzionistica, mettano in dubbio la regolarità degli atti amministrativi della mia maggioranza”. Con queste parole, Andrea Romano, sindaco di San Cesario di Lecce, risponde alle critiche dei consiglieri di minoranza, piovute ieri circa la convocazione dell’assise cittadina e l’approvazione delle aliquote Imu.

“Io stesso di fronte a diversità d’interpretazione sulla regolare convocazione del consiglio comunale del 30 ottobre scorso – spiega il primo cittadino -, benché convocato in quella data per andare in contro alle necessità dell’opposizione, non ho esitato ad accogliere una pregiudiziale e riconvocarlo per il giorno successivo”.

Romano precisa che la sua originaria intenzione fosse quella di convocarlo per il 31, questione superata nella conferenza dei capogruppo anche “per le rassicurazioni fatte dai consiglieri di opposizione che mai sarebbe stata posta una questione sui tempi”: “Probabilmente, nel tentativo di fare del dialogo e della collaborazione utili strumenti per il corretto dialogo istituzionale – aggiunge -, ho commesso qualche errore di valutazione”.

Il sindaco su sorprende dell’atteggiamento dei consiglieri di minoranza: “Cosa abbia fatto cambiare loro idea non l’ho ancora capito, né capisco perché si metta tanta determinazione per permettere ai proprietari di altri immobili, esclusa l’abitazione principale, di non pagare quanto necessario per colmare i mancati trasferimenti da parte dello Stato”.

Per Romano, c’è in atto “un maldestro tentativo di ingenerare confusione per quanto attiene il pagamento dell’Imu sulle seconde case che, per effetto dei tagli subiti dal Comune di San Cesario, è stata fissata al 9,5 per cento nell’ultimo consiglio comunale, e servirà a finanziare servizi essenziali del nostro Comune diretti alle persone che in questo periodo di crisi ne hanno estremo bisogno”: “Ricordo a tutti – precisa -, me per primo, che nella città capoluogo e in moltissimi comuni d’Italia l’aliquota ordinaria sugli immobili, seconde case e altro, è stata fissata al 10,6, oltre un punto percentuale rispetto alla nostra”.

“Spero – conclude - che il senso di responsabilità e serietà dimostrato dal consigliere Liaci, pur nella diversità di posizioni, possa contagiare positivamente l’intera minoranza per riallacciare un dialogo che ritengo ancora possibile e forse doveroso in questo periodo di antipolitica e di crisi”.

 

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