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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Collepasso / Piazza Dante Alighieri

Piazza Dante a Collepasso, taglio del nastro fra polemiche. Due consiglieri abbandonano cerimonia

La manifestazione di ieri, nella quale l'amministrazione di Collepasso ha consegnato alla comunità un'area riqualificata di oltre 4mila e 700 metri, ha scatenato il malcontento del Pd. Sono stati divulgati volantini lungo le vie contro sindaco e presidente della Provincia

COLLEPASSO – Una infrastruttura appena ristrutturata che già diventa croce e delizia. Taglio del nastro per la nuova piazza di Collepasso. Il sindaco del comune, Paolo Menozzi, ha infatti consegnato il frutto dei recenti interventi alla comunità. Un’area di circa 4mila e 700 metri quadrati, per creare aggregazione e socialità tra i cittadini di Collepasso. Il progetto esecutivo è stato redatto nel mese di ottobre del 2013 per poi procedere con la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Regione Puglia  per la concessione del finanziamento di 550mila euro,  utili alla riqualificazione di  Piazza Dante. I lavori sono cominciati a settembre dello scorso anno, ad opera della ditta “Venna srl”.

Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al primo cittadino, anche i sindaci dell’Unione dei comuni delle serre salentine, che raggruppa Aradeo, Tuglie, Neviano, Seclì e, ovviamente, Collepasso.   “Se oggi, Collepasso possiede questo ampio spazio nel cuore del centro cittadino lo deve all’intuizione di Don Angelo Marra che, nel lontano 1879,  da buon amministratore e buon politico, seppe proiettare lo sguardo al futuro intuendo le esigenze della sua comunità, suggerendo al progettista incaricato di arretrare la costruzione della “chiesa crollata” verso sud per lasciare spazio  alla piazza cittadina”, ha dichiarato Menozzi. Lo slargo, infatti, fu ampliato in concomitanza con la realizzazione del Palazzo municipale e, tra il 1938 e il 1941, in occasione della costruzione della villa comunale con la fontana in stile fascista. Alla fine degli anni Sessanta fu poi oggetto di ristrutturazione con la sostituzione della vecchia fontana con una nuova in cemento e, negli anni Ottanta, con il rifacimento della pavimentazione.

Ma alcune ore dopo l’inaugurazione, arriva già la polemica. Durante la cerimonia, infatti, sono stati divulgati alcuni volantini siglati Pd, nei quali è riportato, in grassetto:” Grazie alla Regione, realizzata la nuova piazza Dante… … invece, “grazie” a Provincia e Comune, fermi da oltre due anni i lavori del rondò “Masseria Grande”. Vergogna Gabellone e Menozzi”. I rappresentanti democratici collepassesi si riferiscono alla rotatoria in località “Masseria grande”, l’opera incompiuta alla periferia del paese.

Di seguito, gli altri messaggi riportati sul foglio distribuito per le vie del paese, dopo l’abbandono della cerimonia da parte dei consiglieri Pd Pantaleo Gianfreda e Vito Perrone. I due esponenti di sinistra hanno lasciato la manifestazione “Per protestare contro chi si “faceva bello” per un’opera di cui non ha alcun merito. Mentre la Provincia di cui è presidente lascia il rondò in stato di abbandono e di pericolo da oltre due anni”.Per sottolineare il concetto, hanno anche aggiunto: “Vergognati Gabellone. Cerca, piuttosto, di risolvere al più preso il problema del rondò. E vergognati anche tu Menozzi, sindaco incapace di tutelare e difendere il territorio e la sicurezza dei cittadini, succube di un presidente della Provincia responsabile dello scempio del rondò, e della vergogna e del fango che ha gettato su Collepasso”.

Altre stilettate sono state riservate sempre al primo cittadino, accusato di non aver invitato alcun esponente dell’ente regionale: “Era, invece, invitato il Presidente della Provincia, Antonio Gabellone che, senza avere alcun merito nella realizzazione dell’opera, ha chiuso con grande “faccia tosta” la “carrellata” elettoralistica preparata da Menozzi. Un sindaco “di parte”, senza dignità e spina dorsale, che, nel suo solito stile viscido ed ipocrita, ha voluto garantirsi la presenza solo dei suoi sodali di centrodestra e non quella, autorevole e meritata, della Regione solo perché governata dal centrosinistra”.

                                                               

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