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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Polemiche sull'estate "rovente", Pd presenta il conto

Volge al termine una stagione dai numeri impressionanti. Tanti i turisti ma diverse anche le situazioni critiche emerse in maniera evidente. "Stavamo lavorando bene per una svolta già da quest'anno"

GALLIPOLI - La lenta ma inesorabile fine dell'estate porta con sé il rituale bilancio su una stagione che, se da una parte ha fatto registrare un numero di presenze con pochi precedenti, dall'altra ha portato allo scoperto i punti deboli della difficile coesistenza tra le esigenze dei residenti e di chi vorrebbe trascorrere una vacanza tranquilla e quelle di chi sceglie la perla dello Jonio proprio perché attratto dall'intensa vita notturna e dalla variegata offerta di intrattenimento del litorale gallipolino.

Nella cronaca delle "calde" - da tutti i punti di vista - settimane appena trascorse, Gallipoli ha avuto più volte un posto di rilievo. Solo negli ultimi sette giorni, andando in ordine di tempo: due giovani del posto denunciati per porto abusivo di materiale esplodente ed accensione in luogo pubblico di fuochi di artificio (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29595); la rimozione di almeno 100 auto parcheggiate in malo modo (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29600); il prosieguo dell'attività di sgombero contro gli sforamenti di abusivi e commercianti per quanto riguarda l'occupazione del suolo pubblico (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29628); la denuncia per il titolare di uno stabilimento dove circa 300 persone ballavano senza che il lido disponesse dell'autorizzazione necessaria (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29641). Per non citare la sistematica attività di pattugliamento del territorio che le forze dell'ordine, carabinieri in primis, hanno condotto prevalentemente nella zona della Baia Verde ritirando centinaia di patenti e segnalando un piccolo esercito di giovani e giovanissimi per uso di droghe. Non sono mancate le denunce per spaccio, i furti (anche in spiaggia) e le rapine a mano armata.

Una stagione "straordinaria" in tutti i sensi, insomma, tra decibel impazziti e code chilometriche, mare cristallino e ragazze mozzafiato. Non sono naturalmente mancate le polemiche di stampo politico, in un clima da campagna elettorale permanente con il commissario prefettizio piombato sulla città nel momento "peggiore" dell'anno perché, di certo, non si può programmare ad horas. Il circolo del Partito democratico è tornato oggi alla carica con un comunicato che, col senno del poi, sottolinea l'importanza dell'azione amministrativa della giunta Venneri prima dello scioglimento della consiliatura: "Nei pochi mesi di nostro lavoro, trovando disponibilità nella quasi totalità delle componenti politiche che ne facevano parte, abbiamo tentato di avviare i necessari, a volte lunghi ed farraginosi procedimenti amministrativi, che potessero dare una svolta già nella stagione estiva 2011".

Due le questioni prioritarie per i democratici gallipolini: l'occupazione, a colpi di sedie e tavolini della parte antica della città e la musica sparata a tutto volume nei locali fino alle prime luci dell'alba. Scrive Luigi Natali, coordinatore cittadino: "Il centro storico trasformato in un grande ristorante - pub - discoteca a cielo aperto, con possibilità quasi nulle di uno spazio per godere del panorama o della vista di palazzi e monumenti, con migliaia di persone costrette a transitare frettolosamente sulla carreggiata stradale, per via dei marciapiedi completamente inagibili, o tra una portata e l'altra, faticosamente servita ai tavoli disseminati dappertutto. Per questo era stata emessa, rimasta inspiegabilmente e colpevolmente inapplicata, se non negli ultimi giorni di agosto, apposita ordinanza sindacale di regolamentazione dell'occupazione del suolo pubblico, con l'obbligo di esposizione della planimetria e della relativa autorizzazione, con preavviso che alla terza infrazione, come per legge, si sarebbe proceduto alla sospensione dell'attività commerciale".

Sul secondo punto, quello dell'eccesso di decibel, l'attenzione è concentrata soprattutto sul versante meridionale del litorale: "Dopo le svariate proteste dei residenti e gli interventi delle forze di polizia, che hanno rilevato il disturbo della quiete pubblica causato dall'inquinamento acustico, è stato lo stesso commissariato di polizia a segnalare la necessità di un ripensamento delle attività limitrofe a tale zona, anche per problemi di sicurezza e di pronto intervento dei mezzi di soccorso". Pur precisando di non voler fare alcuna polemica, la chiosa di Natali è netta: " Sarebbe un segnale di civiltà e di onestà intellettuale se quanti hanno polemizzato su quei provvedimenti, rivendicando la libertà di ascoltare musica bevendo un non so chè alle tre del mattino, oggi facessero mea culpa e chiedessero scusa ai cittadini ed agli ospiti".

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