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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Poli: "La Città non tenga in ostaggio il sindaco"

La coordinatrice regionale di An non gradisce la via di mezzo: o Congedo e gli altri rientrano in An, rispettando lo statuto del partito, oppure sciolgano il nodo della loro ambiguità restandone fuori

Se da una parte il numero uno di Alleanza nazionale in Puglia, Adriana Poli Bortone, è certa che in brevissimo tempo Lecce avrà il suo governo cittadino, dall'altra ribadisce ai sospesi del suo partito, Congedo e gli altri, che "potrebbero chiedere agli organi preposti di rientrare in An accettando ovviamente le norme statutarie". Dopo aver assistito alle ultime fibrillazioni che stanno rendendo il parto del nuovo esecutivo più travagliato che mai, riesce particolarmente difficile comprendere come le due letture dell'ex sindaco Poli - presto la giunta con An che riconsegna le tessere di partito a Inguscio, Congendo e Ripa - possano vedere la luce nella stessa culla. Comunque. Ci sarebbe l'opzione numero due: i più suffragati della lista "La città", quarta forza della coalizione del centro destra con un totale di 4535 preferenze alle amministrative di maggio, potrebbero decidere di restarsene definitivamente fuori da An, "configurandosi come soggetto politico autonomo e alleato di coalizione del tutto legittimato a portare avanti da sé le trattative per la formazione della nuova giunta". Ognuno ha la facoltà di scegliere, per Adriana Poli Bortone. Punto.

Intanto "fa bene il primo cittadino Paolo Perrone a intraprendere le consultazioni bilaterali - scrive in una nota - e da parte di Alleanza Nazionale confermiamo la totale lealtà e lo spirito di collaborazione con Forza Italia, Udc e Dc, tradizionali Partiti della Cdl con cui abbiamo governato serenamente per ben 9 anni, ma anche con la lista ‘Lecce Città del Mondo' e le altre forze della coalizione".

Rafforza la sua posizione il coordinatore regionale di An, intervenendo nuovamente nel dibattito in corso all'interno del centrodestra leccese inerente la questione sulla formazione della nuova giunta a Palazzo Carafa, affermando che "i sospesi di Alleanza Nazionale, sospesi per aver violato lo Statuto - precisa - potrebbero chiedere agli organi preposti di rientrare nel partito accettando ovviamente le norme statutarie. In qual caso gli organismi di An provinciali e regionali porterebbero avanti le trattative complessive per la composizione della giunta, altrimenti. dovrebbero sciogliere il nodo che riguarda l'ambiguità della loro posizione decidendo di uscire definitivamente da Alleanza Nazionale".

"Credo sia lecito, dopo i ‘dico e non dico' della campagna elettorale anche per ingannare l'elettorato di Alleanza Nazionale, chiedere di venire fuori allo scoperto. E' un'offerta semplice e di chiarezza che facciamo al pari di quanto facemmo prima della presentazione delle liste allorché chiedemmo a tutti indistintamente gli uscenti di An la ricandidatura. Serietà politica - conclude Adriana Poli Bortone - vorrebbe una decisione immediata in modo tale che gli esponenti della lista civica non tengano in ostaggio il sindaco".

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