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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il polmone verde di Santa Rosa raddoppia: un parco da 11 ettari per famiglie e sportivi

All'area del campo Montefusco si aggiunge quella destinata dal 1914 all'esercito e tornata nella piena disponibilità del Comune di Lecce

LECCE – Le basi per il più grande parco cittadino sono poste, nel quartiere Santa Rosa: con la restituzione da parte del comandante della Scuola di cavalleria all’amministrazione comunale di quello che un secolo addietro era noto come fondo “Salvazione”, la città ha a disposizione un polmone verde raddoppiato nelle sue dimensioni. Ai 53mila 200 metri quadrati del Campo Montefusco si aggiungono infatti i 58mila 530 dell’area addestrativa.

Era il 25 maggio del 2014 quando il sindaco Egidio Aprile consegnava all'esercito l’area acquisita un anno prima insieme al terreno che avrebbe ospitato la caserma Pico. Da quel momento la forza armata la ha utilizzata prima come piazza d'armi, poi per l’addestramento e il mantenimento dell’efficienza operativa dei soldati e la preparazione degli atleti con le stellette. Dal 2011, in base a un protocollo firmato dall’amministrazione Perrone, anche i civili hanno iniziato a prendere confidenza con l’area, accessibile però solo per alcune ore al giorno.

Oggi un altro sindaco, Carlo Salvemini, ha firmato insieme al comandante della Scuola di cavalleria, generale Angelo Minelli, e al comandante del 15esimo reparto Infrastrutture, tenente colonello Guglielmo Capozza, il verbale di riconsegna. Il Comune nel marzo scorso ha avanzato una istanza per rientrare nel pieno possesso e del resto anche il trasferimento della rappresentativa militare di pentathlon da Lecce a Roma ha contribuito a rendere agevole l’accordo.

Il video: le dichiarazioni di Minelli e Salvemini

La fruizione sarà dunque piena. L’intenzione della giunta è quella di realizzare un’area con più destinazioni: oltre a quella sportiva, anche quella del benessere per le famiglie. Un parco più che un centro esclusivo per allenamenti, dilettantistici o agonistici. Ci saranno degli incontri anche con i cittadini e gli sportivi per capire quale strada seguire. Tra le prima cose che saranno fatte l’abbattimento della cancellata interna che separa le due aree e l’ampliamento dell’ingresso di via Vecchia Frigole nell’ottica dello sfruttamento del parcheggio delle manifatture Cnos (gratuito e con 450 posti) e dell’alleggerimento del flusso di via Giammatteo.

Per l’amministrazione comunale quello di oggi è stato tutt’altro che un fatto formale: erano presenti alla cerimonia anche il vice sindaco, Alessandro Delli Noci, gli assessori all’Urbanistica, Rita Miglietta, alla Sicurezza e ai Rapporti con i quartieri, Sergio Signore, all’Ambiente, Carlo Mignone.

Certo è che ci vorranno tempo e investimenti per adeguare all’utilizzo civile le attrezzature esistenti, finalizzati alle esercitazioni come il percorso a ostacoli per il penthatlon militare, così come devono essere rifatte in altro materiale le superfici in cemento del campo di tennis e di quello per basket e pallavolo, ma il campo di calcio di dimensioni regolamentari e più in generale l’area parco costituiscono già un bel colpo d’occhio. Il manufatto in muratura adibito a spogliatoio è inagibile perché il soffitto è pericolante. Per far fronte al reperimento dei fondi Salvemini ha detto di voler incontrare quanto prima il presidente dell’Istituto per il credito sportivo.

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