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Porticciolo a Torre San Giovanni, Minenna: “Servono risposte chiare”

Il consigliere dei Comunisti italiani presenta un’interpellanza con richiesta di risposta scritta agli amministratori per comprendere lo stato dell’arte e la situazione dell’area: “Esiste avviso esplorativo totalmente disatteso”

UGENTO - Un’interpellanza con richiesta di risposta scritta per comprendere lo stato dell’arte e la situazione del porticciolo di Torre San Giovanni. A presentarla al sindaco di Ugento, Massimo Lecci, e agli assessori ai lavori pubblici e all’ambiente, Oronzo Calabrese ed Antonio Ponzetta, è il consigliere comunale dei Comunisti italiani, Angelo Minenna.

Allo stato attuale, nel porticciolo, insistono due concessioni di specchio d’acqua autorizzate ad altrettante associazioni nautiche. Qui, esiste un molo, adibito all’attracco di una ventina di pescherecci, interessato peraltro da una richiesta di finanziamento alla Regione Puglia per migliorarne l’assetto e la tenuta. Minenna sottolinea che, allo stato attuale, necessiti di “interventi di somma urgenza e di ripristino dello stesso”, mentre l’area intorno abbia bisogno di “un intervento straordinario di pulizia, oltreché di una dotazione di contenitori per la differenziazione dei rifiuti e, cosa importante, di uno spazio per la raccolta degli oli esausti provenienti da tutte le imbarcazioni ormeggiate nel porto”.

In data 6 settembre 2011, i consiglieri d’opposizione avevano protocollato una richiesta di convocazione dell’assise comunale, con all’ordine del giorno “Mozione: “Situazione del porticciolo di Torre San Giovanni. Richiesta dettagliata relazione in merito”. A circa sette mesi di distanza, è seguita una convocazione del consiglio, durante la quale si è discusso di tutto, dall’area marina protetta da istituire al progetto di porto turistico, presentato dalla società “Ormeggio boat service”, dall’avviso esplorativo del settore urbanistica del Comune di Ugento per manifestazioni d’interesse circa l’istallazione in area demaniale regionale ai punti di attracco ed ormeggio delle imbarcazioni, così come esplicitato dalla delibera di giunta dell’8 agosto 2011.

“Nonostante le domande precise e circostanziate delle opposizioni consiliari – scrive Minenna -, e nonostante impegni e rassicurazioni date dal sindaco in quella seduta, permane, allo stato attuale un degrado diffuso dell’area demaniale in questione, lasciata allo ‘stato brado’, preda di tutti e, cosa ancora più importante non ancora assegnata a nessuno, nonostante, in base all’avviso sopra citato siano pervenute diverse richieste, da parte di diverse cooperative ed associazioni del settore nautico e della pesca (preme ricordarlo, sono passati sette mesi da quelle promesse, e la stagione turistica è ormai alle porte)”.

“Siamo convinti – prosegue Minenna -, e lo abbiamo detto anche in sede di consiglio comunale, che Torre San Giovanni abbia bisogno di un porto degno di questo nome, ma poco o nulla sappiamo del reale ed attuale intendimento da parte del sindaco e della maggioranza che lo sostiene circa il summenzionato progetto presentato in data 25 novembre 2010 dalla suddetta società”.

Il consigliere dei Comunisti evidenzia che al momento siano stati “disattesi radicalmente gli obbiettivi dell’avviso esplorativo, emanato su precise disposizioni della giunta comunale”. In sostanza, Minenna chiede risposte in merito alle intenzioni del progetto della società “Ormeggio Boat service” e, soprattutto chiarimenti “se e quando” si intenda assegnare l’area demaniale, spiegando i motivi del ritardo nella sua assegnazione, stante un avviso esplorativo, con relative numerose domande di concessione in via provvisoria per l’installazione di punti d’attracco per l’ormeggio delle barche, datato agosto 201, ad oggi, “totalmente trascurato e disatteso”.

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