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Porto Cesareo, il Consiglio dice no ad ampliamento Amp

L'Area marina protetta della cittadina jonica non sarà ampliata. Dopo un acceso dibattito in Consiglio comunale, la proposta preliminare, avanzata dal vicino Comune di Nardò, è stata rigettata

PORTO CESAREO - L'Area marina protetta di Porto Cesareo non sarà ampliata. Dopo un dibattito in Consiglio comunale, orfano del sindaco Vito Foscarini, dimessosi alcuni giorni or sono per motivi personali, la proposta è stata rigettata. La discussione ha avuto sede ieri mattina, presso il Palazzo Comunale. L'ipotesi di ampliamento dell'area marina protetta era stata avanzata presso il ministero dell'Ambiente dal Comune di Nardò. Il gruppi consiliari hanno dibattuto in modo piuttosto acceso, soprattutto sul funzionamento dell'Amp e sulle ricadute che la presenza dell'ente-consorzio ha avuto sul territorio cesarino. E dopo numerosi interventi da parte dei consiglieri di minoranza e di maggioranza, il Consiglio si è espresso su due specifiche proposte. La prima, formulata dall'opposizione (Arcobaleno), verteva su di una ridiscussione, sin dalle fondamenta, dell'intera Amp: la proposta è stata bocciata dalla maggioranza. La seconda proposta di deliberazione, da parte della maggioranza (Porto Cesareo e Marine) alla cui guida fino a dieci giorni addietro c'era Foscarini, è stata invece approvata in maniera compatta.

A motivare le scelte dell'amministrazione, è stato Eugenio Sambati, il presidente del Consiglio, ovvero, al momento, la carica più alta. "L'amministrazione ha inteso esprimere il proprio parere contrario alla proposta preliminare per l'aggiornamento dell'Amp Porto Cesareo richiesta dal comune di Nardò, così come elaborata dalla segreteria tecnica del ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, in quanto sostanzialmente carente da un punto di vista istruttorio, sia con riferimento all'aspetto delle ragioni ambientali, sottese all'ampliamento, sia perché non sufficientemente motivato riguardo alle ragioni socio-economiche"; ha spiegato. "Nel contempo il consiglio comunale ha chiesto espressamente al ministero dell'ambiente di voler tener conto del parere espresso dallo stesso, in quanto espressione e portatore degli interessi dell'intera comunità di Porto Cesareo. A questo punto - ha proseguito Eugenio Sambati - è necessario che il ministero s'impegni a voler ritornare sulle iniziative intraprese volte all'ampliamento dell'Amp, rendendosi disponibile a riavviare un nuovo confronto utile e finalizzato ad una nuova, armonica e condivisa ipotesi di ampliamento, che questa volta dovrà tenere in grande considerazione sia le reali esigenze di tutela ambientale, assai importanti per lo sviluppo futuro nella nostra città, e svolgere un'attenta e preventiva analisi della realtà socio economica, non da ultimo ponendo la giusta attenzione alla nautica da diporto, agli stabilimenti balneari presenti sulla costa, nonché alla esigenze dell'intero settore della pesca".

In conclusione, Sambati ha esplicitamente invitato alla sinergia ed alla condivisione tutte le istituzioni che fanno parte dell'Amp. "E' mia opinione - ha detto che soltanto realizzando un processo condiviso e partecipato tra tutti gli enti interessati, cosa che ad oggi è avvenuta solo in parte e con qualche fuga in avanti, si potrà addivenire ad un eventuale allargamento della Amp che non comporti le gravi lacerazioni del tessuto sociale che si verificarono a Porto Cesareo al momento della sua istituzione".

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