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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Posto fisso in Galleria, "perché è ancora chiuso"?

Interrogazione urgente al sindaco da parte della consigliera Ferilli, di Io Sud. L'ufficio riaprì nel settembre 2007, alla presenza di Perrone, appena eletto, di assessori e consiglieri di quartiere

LECCE - Esattamente quattro anni addietro riaprì i battenti ma quella saracinesca della delegazione della polizia municipale nella Galleria Mazzini è di nuovo abbassata, da almeno due anni. O meglio, quei locali sono utilizzati come punto di appoggio dagli ausiliari del traffico. E la consigliera comunale di Io Sud, Maria Rosaria Ferilli, che ha presentato un'interrogazione urgente al sindaco di Lecce, Paolo Perrone, vuole sapere il perché.

Era il 16 settembre del 2007 e quel giorno si ritrovarono il primo cittadino, gli assessori Lucio Inguscio (oggi ex) e Alfredo Pagliaro, il presidente di circoscrizione, Pasquale Aralla e i consiglieri del quartiere Centro - Mazzini. Nonostante i problemi di organico del corpo dei vigili urbani, si disse allora, era necessario ripristinare un presidio di legalità in una sorta di "buco nero" nel cuore della città. Non era certamente la prima riapertura quella, ma l'ennesimo capitolo di un racconto sempre uguale a sé stesso, decisamente in chiaroscuro, come la luce che filtrando dagli spazi angusti illumina alcune parti lasciando quasi al buio le altre.

"La riapertura dell'ufficio è un gesto di attenzione verso i residenti e i commercianti", dichiarò Perrone (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=3672), fresco di elezione. Quattro anni dopo l'esponente del gruppo Io Sud chiede formalmente perché, a fronte del potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni al Codice della strada - disposto con delibera di giunta del 15 luglio scorso -, quei locali continuino a restare mestamente chiusi. Forse una parziale risposta ai dubbi della Ferilli è contenuta nel nuovo concorso pubblico per 32 nuovi vigili urbani per il quale hanno presentato domanda oltre 1500, tra donne e uomini.

Intanto, quella "cripta" postmoderna che ospita negozi,uffici ed ingressi di abitazioni private, continua a rimanere nella penombra della vivibilità urbana. Nelle prossime settimane, con la riapertura delle scuole, tornerà a popolarsi - come sempre è stato -, di studenti svagati. Ma non è una consolazione.

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