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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Premio Barocco è salvo. Con l'aiuto di Vincenzo Barba

Scoppia a sorpresa la pace tra il deputato cittadino e il patron della kermesse dopo anni di liti e dispetti. E Barba annuncia: "Pago io il contributo del Comune". E si riunisce anche la giunta

GALLIPOL - Il Premio Barocco non "salta" più. E si farà, in un modo o nell'altro. Ma ad horas grazie all'intercessione di Vincenzo Barba. Possibile? Sembra proprio di sì, atteso che in una conferenza stampa straordinaria convocata in tarda mattinata, il patron del Premio, Fernando Cartenì e il deputato cittadino hanno sotterrato l'ascia di guerra. Basta liti e baruffe. Basta offese e denigrazioni che in questi anni hanno visto i due protagonisti, riempire le pagine dei giornali e suonarsele mediaticamente, di santa ragione. In nome e per conto dell'amore per la città di Gallipoli, si torna a braccetto, grondanti e intrisi di sudore, ma con l'obiettivo raggiunto: salvare la 42esima edizione del Premio Barocco. Che lunedì sera accenderà i riflettori e telecamere Rai e trasmetterà in diretta internazionale la kermesse di inizio estate. Una brutta figura evitata alla città, atteso che poco meno di 48ore addietro dall'entourage del Premio Barocco e dal produttore esecutivo, Nello Marti, era partito il grido d'allarme: "lo svolgimento della manifestazione è ad altissimo rischio". Una doccia gelata. Colpa di quella benedetta delibera del Comune ancora "latitante" (e discussa in giunta proprio in queste ore) che deve certificare il finanziamento economico alla manifestazione.

Un finanziamento di ben 70mila euro a sostegno della promozione territoriale garantita dal Premio Barocco che ha incontrato qualche intoppo burocratico nella ricerca della soluzione tecnico-finanziaria atta a baipassare, da parte dell'amministrazione pubblica, le "restrizioni" imposte agli Enti locali dalle recenti normative del Governo varate dalla legge Tremonti e dal decreto Milleproroghe sulle sponsorizzazioni alle manifestazioni e agli spettacoli. Apriti cielo. E a meno di tre giorni dal grande evento, si rischia di mandare tutto a gambe all'aria. Il Comune ha le mani legate? E allora ci pensa il deputato cittadino. Che accompagna lo sfogo del patron Cartenì, e alla fine annuncia: "Sono qui per garantire agli organizzatori del Premio Barocco e alla città che la manifestazione è salva. La diretta Rai si deve fare. La città non merita questa brutta figura. Bisogna agire con i fatti e non con le promesse, quella fatte con la boccuccia e senza poi la possibilità concreta di supportare la manifestazione. A questo punto ho dato la mia disponibilità al patron Cartenì di garantire la quota economica necessaria per far svolgere la serata. E quindi sono pronto ad anticipare i 70 mila euro pari al contributo che il Comune e l'amministrazione Venneri hanno ventilato, ma ancora non hanno deliberato, dimostrando quello che da tempo andiamo predicando: l'incapacità manageriale e l'inconcludenza di questa Giunta".

Torna sui suoi passi dunque Barba, dopo che nei confronti del Premio Barocco e del patron Cartenì non si sono risparmiati colpi duri. E anche colpi bassi, carte bollate e ostruzionismi. Tutto dimenticato, tutto accantonato in nome e per conto della ritrovata sintonia. E dell'offensiva contro il sindaco Venneri accusato a doppia mandata di aver "abbindolato l'organizzazione e fatto rientrare il Premio Barocco a Gallipoli e nel porto solo per fare, magari, un dispetto a qualcuno". Lo pensano a voce alta Cartenì e Barba annunciando che tra loro due "c'è stato un chiarimento". E Barba incalza: "Con il patron Cartenì c'è stato per un periodo un allontanamento e ci sono stati scontri, ma ora tutto è chiarito. Tutto è superato. Per amore della città abbiamo fatto la pace, anche se in verità a volte le guerre servono per poi riappacificarsi e lavorare insieme per il bene di Gallipoli. Ora la priorità e garantire le spese per far svolgere il Premio Barocco".

Nel suo lungo j'accuse, il patron Fernando Cartenì, ha ricostruito tutte le fasi della vicenda che ha portato ai contatti e al riavvicinamento del Premio Barocco alla città di Gallipoli, esibendo gli accordi con il sindaco Emiliano per il trasferimento, armi e bagagli per un triennio, in quel di Bari venuti poi meno nel momento in cui il sindaco Venneri e il vice Francesco Errico hanno insistito per mantenere ancorata la manifestazione a Gallipoli. "Se Venneri sapeva già dal 24 novembre scorso che non poteva garantire il finanziamento al Premio Barocco, perché non mi ha lasciato andare e concludere a Bari?" tuona Cartenì. Che rincara la dose e le accuse anche verso l'assessore al marketing territoriale e verso la funzionaria dell'ufficio turismo e responsabile della segreteria del sindaco. "Ma lo sanno questi signori che il Premio Barocco non è uno scherzo ma una macchina infernale?" affonda Cartenì. " e arrivati a questo punto se salta la serata del 6 giugno le conseguenze con la Rai saranno catastrofiche". Pericolo quest'ultimo scongiurato a quanto pare, con la garanzia economica garantita da Vincenzo Barba. Ma anche con la delibera di giunta che dovrebbe ormai essere stata approvata a Palazzo Balsamo, con le dovute cautele e prescrizioni. Ovvero atto di indirizzo che sancisce la volontà "politica e amministrativa" di sostenere il Premio Barocco. Ma per cristallizzare l'erogazione del contributo da 70mila euro, giustificando l'esborso per la promozione territoriale, si dovrà attendere il parere qualificato della Corte dei conti.

Alla conferenza stampa non ha partecipato il consigliere provinciale Udc, Sandro Quintana, che ha fatto da mediatore, (come confermato dal patron del Premio) tra Barba e Cartenì per far comprendere la necessità di interrompere le liti e le divisioni, unire le forze, e trovare una via d'uscita per far svolgere la manifestazione al di là delle difficoltà palesate dal Comune. Dai vertici comunali dell'Udc, il capogruppo Luigi Caiffa, precisa che "l'interessamento del consigliere Quintana è da considerarsi unicamente in linea con la volontà di riportare il Premio Barocco nella città di Gallipoli e che la posizione del partito rimane al di fuori di ogni strumentalizzazione di natura politica, e inequivocabilmente organica all'attuale maggioranza del sindaco Venneri".

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