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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

"Unico presidio contro le destre": il Pd prepara la campagna a tappeto

Presentazione dei candidati nei collegi "salentini". Il partito di governo sa di dover recuperare terreno rispetto a centrodestra e M5S

LECCE – Una campagna elettorale casa per casa per recuperare il terreno. Così il Pd salentino pensa di recuperare il terreno che, a un mese dal voto, per gli addetti ai lavori lo separa dal centrodestra e dal M5S. La presentazione dei candidati è avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi presso l’Art Hotel, alle porte di Lecce, nel corso di un’assemblea.

I candidati

Per il collegio plurinominale della Camera (Lecce-Casarano-Nardò) ci sono Francesco Boccia, Paola Povero, Raffaele Pappadà, Lavinia Puzzovio. Per quanto riguarda l’uninominale, a Lecce scende in campo Salvatore Capone (deputato uscente); a Nardò Sergio Blasi; a Casarano Ada Fiore.

Per il Senato, nel listino del plurinominale (collegio Lecce-Brindisi-Taranto) ci sono Dario Stefano, Alessandra Antonica, Vito Gallo e Rosy Barretta. Il primo è candidato anche nell’uninominale, per il collegio di Lecce; in quello di Nardò c’è Teresa Bellanova (uscente, vice ministro allo Sviluppo Economico).

Le dichiarazioni

Uno dopo l’altro i candidati hanno preso la parola. A introdurli il segretario provinciale, Ippazio Morciano: “Dobbiamo tenere la barra dritta, questo significa essere comunità” ha ammonito con riferimento al malcontento dovuto alle esclusioni di alcuni possibili candidati e ha quindi chiamato al tavolo Fritz Massa, deputato uscente che si è preso un lungo applauso dalla platea. Il tempo di un breve saluto di Loredana Capone, assessore regionale, e Andrea Ciardo, segretario dei Giovani Democratici e poi la raffica di interventi.

Se per Ada Fiore i nemici da battere sono le “passioni tristi”, cioè la rassegnazione al fatto che il futuro non possa riservare felicità, e l’estremismo, per Sergio Blasi i componenti del prossimo parlamento dovranno avere la testa e il cuore ben rivolti al territorio di cui sono espressione: la priorità degli eletti salentini, ha spiegato, dovrà essere il trasporto ferroviario, quello locale ma anche l’alta velocità, la promozione dell’ambiente – e non la sola difesa - inteso come la riconversione del paradigma dello sviluppo.

Per Salvatore Capone il Pd deve proporre il suo carattere di partito che ha a cuore l’interesse generale come antidoto agli egoismi della destra e dell’antipolitica. Sandra Antonica ha rivendicato il progresso in tema di diritti civili come atto di civiltà (dalle unioni civili alle dimissioni in bianco), mentre Lavinia Puzzovio ha sfoderato l'entusiasmo e la freschezza di chi sa di aver offerto una candidatura di servizio con la convinzioni di doversi impegnare al massimo per il successo del partito.

La vice ministro Bellanova ha detto di non sentirsi garantita (è candidata anche in un collegio plurinominale dell’Emilia Romagna) ma di voler fare la campagna elettorale con l’orgoglio di chi non è stata in Parlamento per fare tappezzeria. L’esponente del governo ha poi aggiunto che gli avversari sono la destra e i Cinque stelle, ma al voto per il movimento Liberi e Uguali ha riservato il rango di aiuto all'affermazione della destra.

Paola Povero ha sottolineato il valore della partecipazione, la possibilità del riscatto anche quando la strada è in salita – ha citato il caso di Lecce, essendo presidente dell’assise comunale -, mentre Francesco Boccia ha parlato del Pd come dell’ultima comunità politica esistente. Prima dei saluti affidati al vice segretario, Stefano Minerva (sindaco di Gallipoli), l’ultimo intervento è stato quello di Dario Stefano che ha esortato a non dar retta ai sondaggi e alle voci che circolano e poi ha affondato contro Salvini, la Lega e coloro che, nel Salento, si prestano a raccogliere consensi per un personaggio politico e un movimento che dell’antimeridionalismo hanno fatto, fino a tempi recenti, un tratto distintivo della propria azione politica. Il Pd, ha detto il senatore uscente, è l’unico presidio contro il ritorno delle destre.

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